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Inail: lieve aumento (+0,2%) infortuni, ma calano casi mortali in primi 4 mesi

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Roma, 26 mag. (Labitalia) – Nei primi quattro mesi di quest’anno gli infortuni sul lavoro denunciati all’Inail sono stati quasi 209mila (+0,2%). I casi mortali sono diminuiti del 3,3%, mentre dopo anni di crescita costante, nel quadrimestre viene confermato il trend in calo delle tecnopatie: -6,5%. E’ quanto comunica l’ente nel suo rapporto. Nel dettaglio, le denunce d’infortunio pervenute all’Inail sono state 208.631, 389 in più rispetto all’analogo periodo del 2016 (+0,2%). All’incremento hanno contribuito soltanto le gestioni Industria e servizi (+1,1%) e Conto Stato dipendenti (+2,5%), mentre le denunce in Agricoltura e quelle relative agli studenti delle scuole pubbliche statali hanno fatto segnare una diminuzione, pari rispettivamente al -6,4% e -2,6%. A livello territoriale gli aumenti maggiori in valore assoluto si sono registrati in Lombardia (+1.771 denunce) ed Emilia Romagna (+882), mentre le riduzioni più sensibili si registrano in Puglia e Sicilia (-682 e -390 casi rispettivamente).
Nel periodo preso in esame, continua l’Inail, le denunce d’infortunio mortale presentate sono state 262, nove in meno rispetto ai 271 decessi del quadrimestre gennaio-aprile 2016 (-3,3%). Questa flessione è legata esclusivamente alla componente maschile, i cui casi mortali scendono da 241 a 225 (-6,6%), mentre tra le donne si registra un incremento, da 30 a 37 decessi (+23,3%). In aprile, con 12 denunce di casi mortali in meno rispetto allo stesso mese del 2016, si è rafforzata dunque l’inversione di tendenza già rilevata nel mese di marzo, dopo le “punte occasionali” del primo bimestre legate, in particolare, alle tragedie avvenute in gennaio in Abruzzo, a Rigopiano e Campo Felice.
Nel confronto ‘di mese’, spiega ancora l’Inail, una riduzione fisiologica del numero delle denunce di infortunio non mortale era attesa perché i giorni lavorativi, determinanti per la presenza sul posto di lavoro, e quindi dal punto di vista dell’esposizione al rischio di infortunio, di molte categorie di lavoratori, soprattutto nelle attività industriali e dei servizi, nell’aprile di quest’anno sono stati 18, due in meno rispetto all’aprile 2016. A ciò si è associato anche il consistente calo delle denunce di infortuni occorsi agli studenti (tremila casi in meno) che proprio nel mese di aprile hanno usufruito delle vacanze pasquali, cadute lo scorso anno nel mese di marzo.
Dopo l’aumento registrato nel primo trimestre, con un incremento delle denunce pari al 5,9% rispetto ai primi tre mesi dell’anno precedente imputabile anche alla presenza di due giorni lavorativi in più (da 62 a 64), nel confronto “di periodo” la situazione aggiornata al mese di aprile vede dunque un riallineamento, con un sostanziale pareggio per le denunce in complesso tra i primi due quadrimestri del 2016 e del 2017, che hanno avuto lo stesso numero di giorni lavorativi (82).
Sul fronte dei casi mortali, la diminuzione registrata nel primo quadrimestre dell’anno, rispetto ai primi quattro mesi del 2016, è la sintesi di andamenti diversi osservati nelle singole gestioni. L’Industria e Servizi è la sola a registrare un incremento (da 208 a 230 decessi), mentre Agricoltura e Conto Stato presentano una diminuzione, rispettivamente da 39 a 24 casi e da 24 a 8. Tra le regioni che hanno visto aumentare in valore assoluto il numero delle denunce d’infortuni mortali nei primi quattro mesi del 2017 rispetto al primo quadrimestre 2016, oltre all’Abruzzo (da 9 a 21 decessi), spicca la Sicilia (da 15 a 25), mentre la riduzione maggiore è stata rilevata nelle Marche (da 15 a 5 decessi), in Toscana (da 23 a 17) e in Puglia (da 16 a 10).
Infine, per quanto riguarda le denunce di malattia professionale pervenute all’Inail nel periodo gennaio-aprile 2017 e protocollate, l’ente ne ha registrate 19.969, 1.399 in meno rispetto ai primi quattro mesi del 2016 (-6,5%). Dopo anni di continua crescita, si conferma quanto già rilevato nei mesi scorsi circa il calo delle tecnopatie denunciate, che dovrà comunque essere monitorato nei prossimi aggiornamenti mensili. Le malattie del sistema osteo-muscolare e del tessuto connettivo continuano a rappresentare le tecnopatie più denunciate, seguite da quelle del sistema nervoso e dell’orecchio.