Home Nazionale Made in Italy: ‘IncontrArmando’, convention per filiera cerealicola qualità

Made in Italy: ‘IncontrArmando’, convention per filiera cerealicola qualità

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Avellino, 17 ott. (Adnkronos/Labitalia) – Si è rinnovato, presso lo stabilimento De Matteis Agroalimentare, di Flumeri (Avellino), l’appuntamento con ‘IncontrArmando’, la convention annuale organizzata dal pastificio e mulino campano in collaborazione con Syngenta, allo scopo di incontrare gli agricoltori e gli stoccatori che aderiscono al patto di filiera ‘Armando’, il protocollo innovativo per la produzione di una pasta di alta qualità 100% da grano duro italiano.
Giunto alla settima edizione, ‘IncontrArmando’ si è consolidato come evento in grado di mobilitare e richiamare a Flumeri centinaia di agricoltori da nove regioni italiane, rappresentanti delle istituzioni e della ricerca per un momento di confronto sui temi più attuali della filiera cerealicola italiana. Un’occasione per accrescere le proprie competenze e confermare la collaborazione tra impresa e agricoltura che il pastificio De Matteis, tra i primi, ha immaginato e reso concreto.
E i risultati della campagna 2016/2017 si preannunciano più che positivi per il mondo agricolo e l’industria della trasformazione che si riconoscono nel patto di filiera ‘Armando’. Rispetto alla convention 2016, infatti, le aziende agricole aderenti sono passate da 653 a 795 (+22%). Risultano in crescita anche le superfici dedicate alla filiera, oggi distribuite in 21 province di nove regioni, portati dai 10.415 ettari del 2016 agli attuali 12.025 ettari (+15,5%). Le aziende di stoccaggio coinvolte, infine, sono passate da 33 a 34.
Dati che confermano il dinamismo del progetto ‘Armando’, in crescita costante da quasi sette anni, e la forte attrattività di un patto di filiera tra industria e agricoltori dimostratosi capace di tutelare e valorizzare la cerealicoltura italiana di qualità assurgendo a modello di riferimento. Nato nel 2011, il progetto ha condotto alla realizzazione di ‘Armando’, primo marchio italiano di pasta secca prodotta esclusivamente con grano duro italiano coltivato nel rispetto del rigoroso disciplinare di produzione messo a punto da Syngenta per garantire il raggiungimento di un elevato contenuto proteico (14,5%) e un alto indice di glutine: caratteristiche basilari per la produzione di una pasta di alta qualità, genuina e che ‘tenga in cottura’.
Gli agricoltori che aderiscono al patto di filiera, inoltre, usufruiscono non solo dell’assistenza in campo di agronomi, ma anche dell’espressa garanzia che, al raggiungimento delle soglie di qualità previste nel contratto, De Matteis Agroalimentare acquisterà il loro raccolto a un prezzo minimo garantito, con premialità previste qualora le quotazioni di mercato risultino più favorevoli.
In questi anni, combinando certezza di ricavi, migliori rese produttive (sino a +42%) e maggior redditività, il contratto di filiera ‘Armando’ ha generato un clima di fiducia presso gli agricoltori aderenti, contribuendo al miglioramento economico, ambientale e sociale delle comunità dell’Italia rurale.
È di un anno fa la ricerca della società Agri200 dalla quale emerge che, se la superficie mediamente coltivata a grano in Italia negli ultimi 6 anni avesse seguito il modello di filiera ‘Armando’, avrebbe prodotto un maggiore valore per le imprese agricole di oltre 1,5 miliardi di euro rispetto alla media di mercato dello stesso periodo.
I lavori di ‘IncontrArmando 2017’ hanno evidenziato e dimostrato in modo trasparente la forza di un progetto unico: non una semplice filiera, ma un meccanismo virtuoso che produce risultati economici per le imprese agricole e un impatto positivo sul tessuto sociale, con l’obiettivo di ottenere un grano duro nazionale di alta qualità e quindi una pasta davvero genuina e sicura.
Come ricorda Marco De Matteis, amministratore delegato di De Matteis Agroalimentare, “sin dall’avvio del progetto, abbiamo voluto sostenere e valorizzare l’agricoltura italiana che rappresenta un enorme patrimonio di cultura e tradizione”. “La filiera ‘Armando’ – sottolinea – dimostra che coltivare grano duro di eccellente qualità è possibile in Italia, grazie all’impegno degli agricoltori e a sistemi virtuosi di cooperazione. L’unica forma efficace di tutela del mercato e di antidoto alle fobie ingiustificate è favorire la crescita di accordi di filiera credibili perché realmente trasparenti”.