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L’UDC sul piano strutturale del Comune

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L’UDC sul piano strutturale del Comune

Si è svolta questa mattina la conferenza stampa del gruppo UDC. Questi i contenuti trattati in merito alla richiesta di sospendere la trattazione delle varianti e pratiche urbanistiche fino al completamento dell?iter del Piano Strutturale.:
?Non ci scandalizziamo se parte di An e Fi hanno votato con Rifondazione ed i Ds: ciò che ci sconcerta è che coloro che per mesi in Cat si sono fronteggiati aspramente con scambi di accuse pesanti, improvvisamente si sono uniti in matrimonio: i membri di An e Fi in Cat erano stati definiti dall?opposizione ?il partito trasversale del mattone? che portava all?approvazione decine e decine di varianti contro il parere degli uffici e in barba al piano strutturale. Bene, quegli stessi membri della Cat, alcuni dei quali hanno detto sui giornali che il piano strutturale non era poi così importante e urgente sono quelli stessi che hanno votato l?emendamento di rifondazione e Ds e che hanno permesso che esso passasse, ergendosi a paladini del riordino urbanistico della città: c?è di che sorridere.
Vogliamo precisare tre cose su questa vicenda:
a. L?emendamento non era stato predisposto dall?Udc ma dai capogruppo di maggioranza ed era quindi un documento condiviso dalla maggioranza stessa prima dell?inizio del consiglio comunale, poi presentato da Bucciarelli Ducci per la sua autorevolezza.
b. Il nostro impegno sul piano strutturale c?è da sempre e l?emendamento era un passo fondamentale e rigoroso verso questo obiettivo;
c. La verifica era stata chiesta dall?Udc ben prima del Consiglio e proprio partendo proprio dal piano strutturale.
Siamo certi che, con l?emendamento approvato, il piano strutturale avrà ben poche probabilità di vedere la luce entro il 31.12.2006: l?iter è lungo e prevede anche l?esame delle osservazioni, la loro eventuale approvazione, la stesura del regolamento urbanistico, l?esame delle osservazioni su di esso, la loro approvazione, ecc. se non si approva tutto torna nelle mani della regione toscana. Anche le modalità di esame delle osservazioni contestualmente alle pratiche, pur condivisibile nel principio, è praticamente impossibile da attuare in pratica.
La verifica che chiediamo deve anzitutto chiarire se vi sono ancora dei partiti, quali i cittadini li hanno votati, o se vi sono gruppi di consiglieri con una linea politica ed un programma autonomo; se il programma elettorale è ancora valido e condiviso o deve essere rivisto; se vi è per il futuro un metodo di confronto o, come accaduto sinora, ci sono gruppi che non intervengono alle riunioni per poter forzare la mano in consiglio comunale sottraendosi a qualsiasi confronto sui contenuti e le motivazioni di voto.
Non entriamo nel merito delle motivazioni dell?uno o dell?altro né sulle questioni interne ai partiti: tuttavia i cittadini devono poter sapere come la pensano coloro che hanno raccolto i loro voti e se c?è ancora un maggioranza che sostiene il sindaco oppure no. ?

Articlolo scritto da: Comune di Arezzo