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Occorre una diversa politica economica

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Occorre una diversa politica economica

Serve qualche percentuale per sottolineare quanto drammatica sia la crisi delle attività manifatturiere nel nostro paese? Le fornisce la CNA. ?Negli ultimi due anni abbiamo registrato un calo continuo e generalizzato di ordini e produzione, sempre negativi rispetto ai mesi precedenti ? afferma il Presidente Provinciale Mauro Patrussi. A soffrire, in particolare, sono le piccole e medie imprese che registrano risultati negativi con una diminuzione di ordini e fatturato che supera spesso il 20% e arriva, nei casi estremi, anche al meno 30%?.
Sono questi i risultati di una ricerca effettuata dall'Ufficio studi della CNA. Uno studio che tasta il polso ai settori di punta del Made in Italy, dall?alimentare al tessile abbigliamento, alla pelletteria, al legno, all'editoria e stampa sino alla chimica, gomma plastica, meccanica e metallurgia. Un excursus nel manifatturiero che salva, e con alti e bassi, il settore alimentare, che negli ultimi 4 – 5 mesi presenta saldi positivi sia per la produzione che per gli ordinativi. Andamento contrastato, ma in ripresa, si ha per la fabbricazione di macchine di precisione, di apparecchiature per le telecomunicazioni e per la metallurgia. Una buona performance nel corso del 2004 c'è per la chimica, ma in declino negli ultimi mesi. Assolutamente drammatico è, invece, l'andamento del tessile abbigliamento, pelletteria,calzature. Male anche il legno, con una lieve ripresa nei mesi centrali del 2004 ma con crollo della produzione a fine anno. E giù anche il settore della gomma e plastica sempre negativo nel 2003 e nel 2004. Pesante nel biennio è poi l'andamento della produzione delle macchine, in particolare quelle elettriche che mostrano una ?ripresina? positiva solo lo scorso mese di agosto per poi riprecipitare nel baratro dei dati negativi negli ultimi mesi dell'anno.
?In generale ? commenta Patrussi – la situazione della manifattura permane negativa. Il clima di fiducia delle imprese nell'economia, poi, è ancora diminuito ed anche nella prospettiva, a breve termine, permane un forte pessimismo. Su questo scenario poco confortante si innestano le preoccupazioni dell'artigianato e della piccola e media e impresa, che, nell'ambito del confronto governo parti sociali sulle misure per il rilancio della competitività, dello sviluppo hanno inviato all'esecutivo un documento unitario in cui si individuano le proposte per rilanciare l'economia italiana?.
Di fronte a una situazione di questo tipo è necessario intervenire subito con rapidità ed efficienza stanziando anche una quantità di risorse adeguate ai problemi da risolvere. Secondo la CNA bisogna orientare la politica economica dello Stato e delle Regioni per sostenere l'offerta e renderla più competitiva. "Vogliamo – conclude Patrussi – una politica industriale che aiuti in particolare l'artigianato e la microimpresa, i settori più esposti alla concorrenza internazionale".

Articlolo scritto da: CNA Arezzo