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Teatro Ragazzi: Cappucceti Vagabondi

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Si conclude la rassegna dedicata al Teatro Ragazzi, nell?ambito della stagione di Prosa 2004/2005 organizzata dal Comune di Arezzo, Assessorato alla Cultura e Spettacolo, con lo spettacolo CAPPUCCETTI VAGABONDI, in scena al Teatro Petrarca, mercoledì 4 maggio, alle ore 10.

Il servizio prenotazioni per il Teatro Ragazzi è realizzato dal Servizio Attività Teatrali e Musicali del Comune di Arezzo (tel. 0575 377503/377505/377442, fax 0575 323521, e-mail: teatro@comune.arezzo.it)

Nel giorno di spettacolo è possibile acquistare il biglietto presso il botteghino del Teatro Petrarca, dalle ore 9,00 alle ore 9,45.

Note artistiche dello spettacolo:

CAPPUCCETTI VAGABONDI

di: Nino D?Introna e Vanni Zinola

regia e concezione visiva: Nino D?Introna

assistente alla regia: Stefania Mancini

con: Sonia Aimiumu e Vanni Zinola

musiche: Sonia Aimiumu

costumi e elementi scenici: Elena Gaudio e Roberta Vacchetta

produzione: Teatro dell?Angolo

età consigliata: da 3 a 6 anni

Bambini mandati da soli nel bosco, spinti ad affrontare imprese più grandi di sé, lasciati soli nell?avventura del crescere: sono questi i Cappuccetti Vagabondi del titolo, moderni eroi di un?infanzia incerta fra l?urgenza di diventare grandi e il bisogno di avanzare per gradi, di ascoltarsi dentro.

E sono Cappuccetti Vagabondi i bambini in platea cui si rivolgono i due personaggi-narratori. Questi ultimi, con il sorriso smaltato dello showman, conducono un varietà di situazioni seducenti e insidiose che i ragazzi, in un gioco di sconfinamento tra palco e platea, dovranno attraversare destreggiandosi fra gli incontri di una sorta di bosco metropolitano: una fiaba delle fiabe, trasportata nella realtà dei nostri giorni, composita, multietnica, trafficata. Sempre, però, salvaguardando quel terreno di complicità ludica che fa del rapporto tra gli attori ed i ragazzi il vero contenuto dello spettacolo: una voglia di giocare che evoca ed esorcizza, sulla scena, i grandi interrogativi del crescere.

Si concretizza così una successiva tappa nel percorso artistico di quell?équipe che, nel 1999, ha realizzato ?Cenerentola o della differenza?.

Là avevamo la diversità come protagonista della vicenda, qui, invece, sono le nostre città d?oggi lo scenario per incontri di vita, lingue, culture originatesi dai luoghi più lontani: veri e propri laboratori di confronto, di mediazione e di ascolto dove si costruisce la società di domani.

Articlolo scritto da: Comune di Arezzo

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