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Ad Agrietour la Toscana rurale e gli antichi mestieri

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FIRENZE – Un “corso” per imparare a preparare i “necci” realizzati con la farina di castagne, oppure un bel sigaro toscano fatto con le proprie mani. E poi: la lavorazione del ferro, del legno, del cotto e molto altro ancora. Sono sole alcuni degli antichi mestieri toscani, fra cui molte le novità, che l’Arsia presenterà alla quinta edizione di Agrietour, il salone nazionale dell’agriturismo e dell’offerta territoriale in programma ad Arezzo, dal 17 al 19 novembre.

E per Agrietour 2006 “debutterà” una fattiva collaborazione fra l’Agenzia della Regione Toscana per lo Sviluppo e l’Innovazione nel settore Agricolo e forestale (Arsia) e Toscana Promozione, che per la prima volta si presentano ad una manifestazione con un unico spazio espositivo condiviso: <<L’appuntamento di Agrietour – sottolinea Maria Grazia Mammuccini, amministratore Arsia -, rappresenta un significativo avvio di collaborazione fra l’Arsia e Toscana Promozione. Una partnership fra le due agenzie regionali che servirà ad integrare e ottimizzare gli strumenti, le conoscenze e le attività nelle occasioni future>>.

Così lo stand di Arsia e Toscana Promozione sarà dedicato agli antichi mestieri, ovvero quelle attività legate al mondo rurale a rischio di cessazione e scomparsa. Numerosi gli artigiani che, durante i tre giorni della manifestazione, esporranno i propri prodotti e presenteranno le antiche attività allestendo una postazione di lavoro presso lo stand. Grazie ad una serie di mini-corsi a partecipazione gratuita organizzati all’interno dello stand, cestai, tessitori, decoratori, sigaraie trasmetteranno le esperienze del proprio mestiere ai visitatori di Agrietour che potranno così avvicinarsi ai primi rudimenti delle singole attività. Nelle tre giornate della kermesse dell’agriturismo, saranno presenti diverse attività artigianali: la lavorazione della paglia e vimini per la realizzazione di ceste, gerle e canestri; l’impagliatura di fiaschi e sedie; la lavorazione del legno, del cotto e del ferro oltre alla pirografia su legno; inoltre la cesellatura di metalli; il decoro della ceramica; la preparazione di sigari; la filatura della lana e la lavorazione di pasta di castagne, per fare i gustosi “necci”, e la tessitura al telaio.