“Continuo a leggere costanti attacchi sulla stampa quotidiana alla Guardia di Finanza – ha dichiarato il Ministro delle Infrastrutture Antonio Di Pietro – sul caso del cosiddetto “spionaggio fiscale” che, a quanto risulta, interesserebbe il Corpo in modo del tutto marginale, anche in considerazione del fatto che su 128 indagati solo dieci sono finanzieri, peraltro di grado molto basso”.
“Sul punto – ha proseguito il Di Pietro – , ricordo che la vicenda è oggetto di indagini preliminari a cura dell’Autorità Giudiziaria, che ha delegato la stessa Guardia di Finanza all’approfondimento dei fatti, per cui è tutto da verificare se si tratti di abusi isolati – come è ben possibile che sia – oppure di qualcosa di più rilevante.”
“Mi sento quindi di esprimere la mia sincera solidarietà ed il mio convinto sostegno al Corpo della Guardia di Finanza quotidianamente impegnato in compiti di assoluta importanza e delicatezza per il Paese, primo fra tutti la lotta all’evasione fiscale, sicura priorità dell’azione di questo Governo”.
“E’ questo Corpo di Polizia – ha concluso il Ministro – che negli ultimi anni si è messo positivamente in evidenza sviluppando con grande professionalità le indagini più complesse nel settore tributario e finanziario (dalle frodi IVA a Parmalat, alle scalate degli immobiliaristi etc.).