Dopo Perugia e Venezia, anche l’Udinese ha lasciato strada all’Arezzo, approdato incredibilmente agli ottavi di finale di Coppa Italia. A novembre andrà in scena il derby con il Livorno: due partite, andata e ritorno, chi passa se la vedrà con il Milan (o con il Brescia). Contro l’Udinese la squadra di Conte ha sofferto nel primo tempo, ha tirato fuori il carattere nella ripresa e ha tenuto la sfida in equilibrio per tutti i supplementari. Poi, ai rigori, è arrivata una vittoria che fa bene soprattutto al morale e all’ambiente. Alcune impressioni. 1) In regresso Terra rispetto alle altre prestazioni. Ha sofferto più del solito, ha sbagliato qualche appoggio facile, è parso meno sicuro. Il contrario di Ranocchia, che invece migliora ogni volta di più. Di testa è bravissimo, ha un bell’anticipo, tiene la posizione e si fa valere anche nelle chiusure. Per essere un ‘88, gioca con invidiabile tranquillità. Inoltre, ha tirato un rigore impeccabile. 2) La squadra ha personalità. Il gol subìto nel primo tempo aveva spento gli animi, ma dopo l’intervallo la musica è cambiata. Nonostante il tasso tecnico degli avversari decisamente superiore, l’Arezzo ha preso l’iniziativa e ha confezionato diverse situazioni pericolose, raggiungendo con merito il pari. C’è stata più veemenza, più grinta, più voglia. Il dato positivo della serata, più della qualificazione, è questo. 3) Evidenti i miglioramenti in fase offensiva. Contro Perugia e Venezia la squadra aveva creato pochino in attacco, denotando scarsa incisività. Con l’Udinese, al contrario, le palle gol sono arrivate. Merito di Bondi, la cui condizione atletica cresce a vista d’occhio e di conseguenza anche la sua partecipazione alla manovra. Merito di Vigna, costante spina nel fianco della difesa friulana. Merito pure di Simonetta e Lauria, che quando sono entrati hanno portato brio e vivacità. E merito di Floro, ovviamente: anche un cieco vedrebbe che ha una marcia in più. 4) Conte mi piace. Il mister in queste tre partite ha gestito bene sia i cambi che la disposizione tattica in campo, provando diversi moduli. Anche stavolta è partito col 4-4-2, poi è passato al 4-3-1-2 e in alcuni frangenti l’Arezzo si è disposto col 4-2-3-1. Sembrano numeri buttati lì a casaccio, invece testimoniano una duttilità incoraggiante. In conferenza stampa, poi, ha detto cose condivisibili: non vuole una squadra che rinuncia al gioco e aspetta gli avversari. Durante la settimana fa lavorare i suoi per tenere il possesso palla e attaccare con convinzione, a costo di rischiare qualcosina in più. Concetti chiari che rispecchiano una giusta filosofia. 5) Dal mercato sono in arrivo i rinforzi che servono: Marconato (portiere), Croce (esterno mancino offensivo) e Volpato (prima punta). Manca un difensore centrale (Capelli) e un altro centrocampista. Con il rientro degli infortunati Conte e Martinetti saremmo a posto. Entro il 31 agosto, ultimo giorno per acquisti e cessioni, sapremo tutto.
Le mie pagelle di Arezzo-Udinese: Bremec 7; Galeoto 7, Terra 5.5, Ranocchia 7, Lombardi 5; Roselli 6, Beati 6 (st 36' Goretti 6), Bricca 5.5 (st 1' Simonetta 6), Vigna 7; Bondi 6.5 (st 36' Lauria 6), Floro Flores 6.5.
Tratto da: www.amarantomagazine.it
Foto Atlantide Audiovisivi
Articlolo scritto da: Andrea Avato