Home Politica Delegazione di Governo ieri a Bruxelles

Delegazione di Governo ieri a Bruxelles

0

Una delegazione del Governo italiano, composta dai tecnici dei ministeri di Infrastrutture, Economia, Politiche Comunitarie e Presidenza del Consiglio, si è recata ieri a Bruxelles per una riunione informale, con i tecnici delle competenti direzioni generali della Commissione europea, per illustrare le modifiche sul sistema delle concessioni italiane apportare con l’approvazione del decreto allegato alla manovra Finanziaria.

I tecnici di Bruxelles hanno dimostrato grande soddisfazione e apprezzamento per la disponibilità dell’Italia nell’aver voluto tempestivamente illustrare le modifiche normative già adottate. In particolare, la Commissione ha avuto modo di apprezzare le motivazioni e le finalità che hanno portato alla stesura dell’art.12 del decreto legge riguardante i concessionari autostradali.

La riunione è stata propizia per i tecnici della Commissione, perché, per la prima volta, sono stati in grado di affrontare, con fonti governative ufficiali, una spiegazione approfondita della materia del sistema delle concessioni autostradali italiane e della problematica del conflitto di interessi ad essa legata. I rappresentanti italiani hanno fatto chiarezza sulla bontà della nuova normativa, che con l’adozione della convenzione unica potrà finalmente assicurare, soprattutto nell’interesse dei mercati e della concorrenza, una maggiore trasparenza, chiarezza e precisione nelle regole che governano i rapporti fra lo Stato ed i concessionari autostradali, favorendo così un mercato più competitivo sia italiano che europeo.

Bruxelles ha quindi chiesto un aggiornamento della riunione, per poter meglio valutare la situazione alla luce dei nuovi elementi acquisiti. Si è inoltre resa disponibile per l’avvio di un dialogo costruttivo, riconoscendo la legittimità degli obiettivi del Governo italiano, incluso quello della risoluzione del tema del conflitto di interessi in presenza di costruttori nei concessionari autostradali, e si è resa disponibile per una collaborazione affinché la soluzione del problema sia coerente con i principi europei.

La delegazione italiana fornirà ogni ulteriore elemento necessario, a partire dalla traduzione del decreto, per mettere i tecnici di Bruxelles nelle condizioni per esaminare al meglio e nella piena collaborazione la situazione italiana.

“Al momento – ha dichiarato il Ministro Antonio Di Pietro – non è stata presa, né formalmente, né ufficiosamente, alcuna decisione e non abbiamo avuto alcun segnale da parte di nessuno sul fatto che l’Italia rischia la procedura di infrazione se non modifichiamo il decreto appena approvato.”

“Per questo – ha proseguito Di Pietro – ci pare prematuro, preventivo e poco reale arrivare a fare affermazioni avventate su decisioni che l’Ue non ha ancora preso”.

“La Commissione ha riconosciuto la necessità del Governo di risolvere il problema del conflitto di interessi sui costruttori, per questo, affermare che dobbiamo togliere il tetto del 5% e basta, perché è ciò che Bruxelles chiede, non è propriamente corretto, ed è assolutamente prematuro, visto che non è stata aperta alcuna procedura formale ”.

“Questa posizione, soprattutto da parti interne del nostro Governo, è molto anomala, perché oggi ci ritroviamo nell’assurda situazione in cui l’avvocato difensore dell’Italia a Bruxelles si è trasformato in avvocato accusatore”

Articlolo scritto da: Roma