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Elezioni subito

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La situazione drammatica che sta attraversando la città è senza precedenti nella storia repubblicana. Non solo vi è un danno all?immagine di Arezzo, ma questa profonda crisi istituzionale ed economica strutturale richiede una profonda presa di coscienza di tutti gli attori in campo.
La giunta Lucherini, anche prima degli ultimi incresciosi fatti che hanno portato ad una clamorosa indagine giudiziaria, in questi ultimi anni non è riuscita a svolgere un?azione di governo efficace. Il fallimento politico e amministrativo del Comune di Arezzo va ad aggravare un quadro economico dove la giunta non solo non ha fatto nulla per sostenere le imprese, ma sotto l?aspetto finanziario e strutturale non ha supportato nessun disegno di rilancio economico. Il piano strutturale visti i tempi è oramai saltato e con esso le 3000 osservazioni presentate dai cittadini. Le fasce in stato di disagio e di povertà degli aretini si sono ulteriormente allargate senza che vi sia stato quell?incremento indispensabile dei servizi sociali in grado di soddisfare adeguatamente i vecchi e nuovi bisogni. La conferenza dei sindaci, della quale è presidente Lucherini, assiste inerte all?impoverimento delle prestazioni sanitarie del nostro ospedale provinciale S.Donato e dei presidi sanitari nel territorio. Da questo quadro sconfortante appare evidente la necessità di una svolta e di una nuova cultura di governo attraverso una fase di profondo cambiamento. La questione della governabilità non è più legata alle surroghe. Il Consiglio Comunale ha esaurito la sua funzione di governo e quindi è giunto all?epilogo. Il venir meno della serenità nelle scelte, l?indagine giudiziaria che tende ad aggravarsi, la frantumazione delle forze di maggioranza oltre alla mancanza di iniziativa politica e amministrativa del Sindaco, rappresentano un punto di non ritorno. Le elezioni anticipate alla prossima primavera al Comune di Arezzo rappresentano una grande opportunità di cambiamento e rinnovamento non solo per il gruppo dirigente che amministra la città, ma è anche la grande occasione per consentire l?adozione di una nuova etica e di criteri di capacità nel gestire altre realtà politiche ed economiche del territorio aretino. Basta con la passività, la eccessiva burocrazia, l?esasperazione del tecnicismo che portano alla gestione del potere fine a se stesso e quindi improduttivo. E? incomprensibile come ad oggi non esista un piano industriale per lo smaltimento dei rifiuti nella nostra AATO alla vigilia di uno stato di emergenza dei rifiuti che maturerà nel 2007. Occorre collocare uomini e donne giusti al posto giusto, uomini e donne che posseggano requisiti di capacità politica-amministrativa, di onestà e trasparenza. E? oramai indispensabile il varo di un progetto complessivo virtuoso di rilancio economico e culturale di Arezzo. Per ragioni di spazio mi riservo di dettagliare le proposte della Rosa nel Pugno in una successiva comunicazione. Una ritrovata identità culturale, un? azione di buongoverno finalizzata al benessere collettivo della comunità e alla crescita democratica della città, possono consentire il ritorno di Arezzo a livelli di vertice nella graduatoria di benessere e vivibilità che nel passato ci ha visto ai primi posti in Toscana e in Italia, mentre oggi ci vede miseramente nelle posizioni di coda. La messa in moto di questo meccanismo che apra una fase di risveglio della nostra città, passa attraverso un atto di grande responsabilità del Sindaco Lucherini, e cioè le sue dimissioni che eviterebbero ulteriori anni di paralisi ad Arezzo e contribuirebbe a riavvicinare i cittadini alle istituzioni.

Alessandro Caporali
SDI-Rosa nel Pugno

Articlolo scritto da: Comune di Arezzo