Home Politica Francini risponde a Nicotra dopo accuse alla Chiesa

Francini risponde a Nicotra dopo accuse alla Chiesa

0
Francini risponde a Nicotra dopo accuse alla Chiesa

Francesco Francini, capo gruppo Udc nel Consiglio comunale di Arezzo, interviene a seguito delle dichiarazioni di Alfio Nicotra. “Il consigliere Nicotra non perde occasione per dimostrare il suo pregiudizio anticattolico – si legge in una nota – tipico della sua parte politica, nonostante militi in un partito e governi con persone che a quella cultura si richiamano”. Francini analizza brevemente i fatti: “Alcune persone, massoni dichiarati, si recano da un Parrocco di Arezzo, Don Angelo Chiasserini, per offrirgli una somma di denaro da destinare all’annuale pranzo per i poveri che si tiene nella Parrocchia da lui amministrata. Il Parrocco acconsente, considerando che egli non si può permettere di “parlare” in nome e per conto dei poveri, come invece fanno alcuni politici. Da questo semplicissimo fatto, che vede a mio avviso Don Angelo esercitare correttamente il proprio mandato di prete cattolico che ha tra i primi obblighi proprio quello di favorire opere che vadano a beneficio degli ultimi, Nicotra trae conseguenze false, perchè ideologicamente orientate non tanto in chiave antimassonica quanto anticattolica”. L’esponente Udc quindi prosegue rivolgendosi direttamente a Rifondazione comunista “Caro Nicotra, che i poveri il primo gennaio possano condividere un pasto alla mensa della Parrocchia del Sacro Cuore, grazie ad una donazione proveniente da chicchessia, dovrebbe farLe piacere e non invece portarLa a scagliarsi senza ragione contro la Chiesa di cui, quando Le torna comodo, è sempre pronto ad invocare le ragioni”. Francini ricorda il viaggio di Giovanni Paolo II a Cuba, “Paese dove vige una delle dittature più longeve e soffocanti del mondo (si guardi alla classifica stilata sul punto da parte dell’Onu). Lei fu tra i primi a congratularsi con un Papa che, pur conoscendo il rischio delle strumentalizzazioni che di quel viaggio sarebbero state fatte, non guardasse in faccia nessuno ed andasse a portare conforto ai molti poveri dell’isola caraibica. In veste di giacobino, invece, quando si promuove da parte delle forze della sinistra aretina la rimozione di una targa che intitola una piazza di Arezzo ai moti popolari aretini del Viva Maria, Lei paladino di tutte le rivoluzioni, è in prima fila a sostenere le ragioni di detta rimozione, senza ricordare che quella targa è stata posta solo nei tempi recenti, perchè proprio la massoneria, come testimoniano gli archivi storici, non l’ha mai voluta”. Francini conclude con l’invito a “chiarirsi le idee e non usare la povertà solo quando serve. Caro Nicotra passi un buon Natale ed un Felice anno nuovo, magari inaugurandolo proprio servendo come volontario al pranzo offerto ai poveri dalla mensa della Parrocchia del S. Cuore. Se vuole, sarò con lei”.

Articlolo scritto da: Luca Salvadori