AREZZO – “Il gioco pensato”: un’esposizione di materiali e giochi didattici costruiti per facilitare la crescita dei bambini e delle bambine aprirà i battenti lunedì 20 novembre fino al 3 dicembre nell’area sala espositiva del Palazzo Comunale. La mostra è stata organizzata dal Comune di Arezzo in collaborazione con la Cooperativa progetto 5, Koinè e l’Associazione I Care. “Questa mostra – spiega l’assessore alle Politiche dell’Educazione Donella Mattesini – è dedicata ai genitori e agli educatori impegnati, come è indicato nella mostra, a scoprire e ad aiutare nel bambino, il costruttore dell’uomo. Le educatrici e gli educatori dei servizi per l’infanzia del Comune di Arezzo hanno infatti costruito tutto il materiale”.
Le proposte di gioco sono state pensate per rispondere ai bisogni dei bambini e delle bambine dai 3 mesi ai 6 anni per facilitare la loro crescita e lo sviluppo delle loro molteplici intelligenze. All’interno saranno previsti anche dei laboratori per la costruzione di piccoli giochi. Tutto partendo da un’idea di bambino attivo, competente ed impaziente di misurarsi con il mondo. Un co-costruttore di conoscenza e identità in relazione con altri bambini ed adulti. “Nei nidi e nelle scuole d’infanzia – continua Mattesini – l’ambiente e gli spazi sono predisposti e studiati dal punto di vista funzionale per sostenere l’intreccio di relazioni tra adulti e bambini e tra bambini e bambini.
L’ambiente è concepito come interlocutore educativo che con le sue opportunità, con i suoi spazi strutturati e con i suoi materiali studiati sollecita il bambini, i bambini ad esperienze di gioco, di scoperta e di ricerca”. All’interno della mostra inoltre ci sarà una sezione dedicata allo Scrigno, il centro di documentazione per la difesa dei diritti dei bambini e la promozione della cultura e dell’infanzia. L’esposizione sarà aperta dal lunedì al venerdì dalle 16 alle 19. Sabato e domenica dalle 10 alle 12.30 e dalle 15 alle 19. L’ingresso è gratuito e i genitori potranno scoprire quali sono i dieci diritti naturali dei bambini. Come per esempio il diritto all’ozio (vivere momenti di tempo non programmato dagli adulti), a sporcarsi (giocare con la sabbia, l’erba, le foglie, l’acqua, i sassi e i rametti), all’uso delle mani (piantare i chiodi, segare, raspare legni, scartavetrare, incollare, plasmare la creta, legare corde, accendere un fuoco) e al diritto al selvaggi (costruire un rifugio nei boschetti, avere canneti in cui nascondersi, albere su cui arrampicarsi.