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Importante riconoscimento al Parco Archeologico di Cortona

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AREZZO, Cortona – All’unanimità l’aula del Consiglio Regionale ha approvato una risoluzione della Commissione Cultura per valorizzare il patrimonio regionale in una logica di sistema, a partire dalle tre emergenze archeologiche del Melone del Sodo di Cortona, il cantiere delle navi antiche a Pisa e gli scavi di Gonfianti a Prato.
La Giunta regionale dovrà favorire operazioni di sistema per permettere agli Enti che realizzano un parco archeologico di progettare strategie comuni “per ottimizzare finanziamenti, politiche di tutela, corretta gestione, intelligibilità e promozione”.
L’esecutivo regionale dovrà, inoltre, valorizzare il patrimonio archeologico regionale, a partire dalle tre emergenze archeologiche del Melone del Sodo di Cortona, il cantiere delle navi antiche a Pisa e gli scavi di Gonfienti a Prato, in collaborazione con Comuni e Province.
Lo ha deciso, all’unanimità, il Consiglio regionale, approvando una risoluzione proposta dalla commissione Cultura dopo alcuni sopralluoghi nei centri archeologici più “a rischio”, che si sono conclusi con una giornata di studi lo scorso 31 ottobre, dedicata proprio alle emergenze archeologiche.
“E’ necessario rientrare in una logica di sistema che coinvolga pubblico e privato – ha detto Ambra Giorgi, presidente della commissione – il ruolo della Regione è quello di favorire questo processo”.
In questa prospettiva i tre siti individuati, con gli scavi più recenti, nella loro diversità, rappresentano alcuni aspetti paradigmatici di diverse forme di gestione.
Giorgi ha quindi sottolineato la necessità di attuare correttamente il Codice dei Beni Culturali e del paesaggio, che definisce in modo preciso i parchi archeologici, scoraggiando interpretazioni superficiali e semplicistiche.
“Per Cortona, ha dichiarato il Sindaco Andrea Vignini, è un atto molto importante per molti motivi: in primo luogo viene riconosciuta la qualità del lavoro che è stato fatto in questi anni, inoltre viene dimostrato l’alto valore scientifico del nostro progetto ed in ultimo vengono poste le basi per il futuro in quanto il Parco Archeologico di Cortona può riservare ancora molte sorprese e scoperte.”