ROMA – “Basta con il ritardo cronico. Si è perso fin troppo tempo: il nostro Piano di allocazione delle emissioni va consegnato al più presto alla Ue”. Mentre il ministro dell’Ambiente Pecoraro Scanio chiede clemenza alla Commissione europea e questa invia all’Italia l’ultima lettera di avvertimento sulla mancata consegna del Piano di allocazione delle emissioni di gas serra per il 2008 – 2012, Legambiente e WWF Italia sollecitano il governo a non perdere altro tempo sul fronte degli impegni sottoscritti con il Protocollo di Kyoto. Le associazioni ambientaliste ribadiscono però l'esigenza che il Piano rispetti davvero lo spirito della direttiva Emission Trading, riducendo le emissioni di CO2 e penalizzando le fonti più inquinanti.
“E’ urgente che l’Italia rientri in carreggiata – aggiungono le due associazioni ambientaliste –. E’ vero che l’impegno del governo precedente è stato nullo ma cinque mesi di ritardo sono troppi a fronte di una questione così urgente: è essenziale che l'Italia definisca rapidamente il Piano come strumento per il raggiungimento dell'obiettivo di Kyoto, visto che le emissioni sono aumentate quasi del 15%, mentre dovrebbero ridursi del 6,5% entro il 2012 rispetto ai livelli del 1990 ”.