Home Attualità Salute L’ordine dei medici risponde alle richieste di Welby

L’ordine dei medici risponde alle richieste di Welby

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FIRENZE – La richiesta di Piergiorgio Welby, co-presidente dell'Associazione Luca Coscioni, di interruzione della respirazione artificiale, sta finalmente ricevendo risposte concrete. L'Ordine dei Medici, tramite il suo presidente Amedeo Bianco, ha infatti definito tale richiesta irricevibile.
Nonostante le buone parole dei medici e politici che hanno partecipato al seminario dell'associazione Coscioni su Piergiorgio Welby (dal senatore Ignazio Marino al dottor Mario Sabatelli, si sosteneva che e' oggi possibile staccare il respiratore e fare una sedazione terminale), e' purtroppo vero quello che la nostra associazione aveva gia' fatto presente: staccare la spina su richiesta del paziente puo' costare una condanna per omicidio del consenziente, ovvero dai 6 ai 15 anni di carcere.
La risposta dell'Ordine dei Medici, che dopo tanto silenzio e' finalmente arrivata, giunge nel giorno in cui una indagine di Altroconsumo conferma un dato gia' conosciuto e terrificante: l'Italia e' penultima in Europa nelle cure palliative e nell'uso di farmaci antidolorifici oppioidi.
Ne deduciamo che non solo in Italia il consenso informato non e' valido nei casi di vita o di morte, ma rimanere vivi significa soffrire a causa della scarsa qualita' delle cure palliative. In altre parole, si deve vivere a tutti i costi e si deve pure soffrire.
Non rimane quindi che una scelta per Welby: continuare a soffrire nel nome della sacralita' della vita e del giuramento di Ippocrate, oppure quella della disobbedienza civile. Qualunque cosa Welby vorra' scegliere, sappia che saremo a suo fianco e a fianco di coloro che vorranno aiutarlo nella sua scelta. Al diavolo Ippocrate.

Pietro Yates Moretti
Consigliere Aduc e responsabile del notiziario "Vivere & Morire" (http://www.aduc.it/dyn/eutanasia), dedicato ai temi dell'eutanasia e della liberta' terapeutica