AREZZO – Quasi 30 le attività realizzate nei 3 giorni dell’esercitazione svoltasi a Monte San Savino. Firmata anche una carta d’intenti tra i partecipanti al workshop internazionale, in rappresentanza di 13 nazioni. In campo più di 350 tra volontari e addetti ai lavori. A poco più di 48 ore dalla sua conclusione si tirano le fila dell’esercitazione Chimera 1, svoltasi a Monte San Savino da venerdì a domenica scorsi, per mettere alla prova il nuovo piano provinciale della Protezione Civile, di cui Arezzo si è dotata per prima a livello nazionale, tanto che il modello aretino di cooperazione è diventato un riferimento a livello regionale.
All’esercitazione hanno partecipato circa 350 tra volontari e appartenenti alla Provincia, alle forze dell’ordine, ai vigili del fuoco, al Corpo Forestale dello stato, al servizio 118 della Usl di Arezzo e al comune ospitante. "Siamo estremamente soddisfatti della riuscita dell’operazione – ha spiegato il Presidente della Provincia Vincenzo Ceccarelli in visita al campo base – perché è stata un banco di prova di grande efficacia per testare quanto abbiamo scritto sulla carta, in collaborazione con la Prefettura e tutti i soggetti della protezione civile. La pioggia che è caduta per tutta la giornata di Sabato ha reso lo scenario dell’esercitazione molto vicino al vero e per questo il test è risultato ancora più attendibile. Ora ci aspettiamo di fare il punto su tutto quello che non ha funzionato, per essere pronti a fronteggiare le vere emergenze, che ci auguriamo non arrivino mai".
"Credo che esercitazioni come questa rappresentino uno strumento essenziale per la formazione del nostro personale – ha spiegato il Prefetto di Arezzo Maurizio Di Pasquale – e per la messa a punto del nostro piano operativo. Questa esercitazione, in particolare, è stata davvero un grande esempio dell’alto livello di organizzazione e della grande capacità di lavorare insieme che abbiamo raggiunto ad Arezzo". Soddisfatto anche l’assessore alla Protezione Civile della Provincia, Angelo Cardone. "Voglio ringraziare tutti coloro che hanno partecipato e in particolar modo la Consulta del Volontariato e il Vocis, l’associazione che ci ha consentito di realizzare anche un workshop internazionale, a conclusione del quale abbiamo potuto definire una carta comune di intenti che è stata sottoscritta dai partecipanti provenienti da ben 13 nazioni, tra cui sindaci serbi e musulmani bosniaci. Un accordo di alto significato, che ha visto sedere allo stesso tavolo amministratori che si trovano ancora ad operare in zone nelle quali la contrapposizione è la regola e la collaborazione è ancora una speranza".
Oltre 100 i mezzi impegnati nella tre giorni di Chimera 1, nel corso della quale sono stati allestiti il campo base dei volontari e un punto medico avanzato; ma soprattutto, sono state portate a termine 26 attività, dal ripristino di argini di fiumi, all’evacuazione di case, a incidenti stradali, a recupero di persone annegate, ai pompaggi di zone allagate, fino alla grande frana della domenica mattina, con ben 40 feriti soccorsi e trasportati al pronto soccorso di Arezzo. Tutto rigorosamente falso, ma ricostruito con assoluta fedeltà, con tanto di feriti truccati a dovere e urla di disperazione. Tra le molte personalità che hanno visitato il campo base dell’esercitazione Chimera, anche il Presidente della Regione Claudio Martini. "Non è la prima esercitazione che mi capita di vedere – ha affermato Martini – ma credo che il livello di collaborazione e di cooperazione tra le varie forze in campo che si è raggiunto ad Arezzo sia davvero notevole. Un esempio della strada sulla quale occorre che si lavori in tutte le realtà locali per ottenere i migliori risultati e dare ai cittadini la migliore risposta in termini di efficienza".
L’esercitazione Chimera si è chiusa con la manifestazione finale presso il Teatro comunale di Monte San Savino, nel corso della quale è stato proiettato un ampio racconto fotografico delle molte attività poste in essere, realizzato dai soci del Club Fotografico Avis di Bibbiena, in collaborazione con il locale circolo fotografico.
Articlolo scritto da: Provincia di Arezzo