Home Attualità Puntare sulla produzione locali

Puntare sulla produzione locali

0
Puntare sulla produzione locali

“Seguiamo con interesse il dibattito in corso sulla destinazione d'uso di alcune aree strategiche della nostra città e proponiamo una nostra ricetta che s’inserisce fra le risposte del mondo imprenditoriale alla crisi in atto, tanto più che proprio in questi giorni sono stati resi noti dati ancora preoccupanti sull’andamento dell’economia aretina” Chi parla è Mauro Patrussi, Presidente di CNA, che ha in mente un progetto commerciale in grado non solo di dar forza alle produzioni locali, ma anche di riqualificare aree e immobili molto prossimi al centro di Arezzo.
L’idea è quella di adeguare spazi già esistenti ed inutilizzati destinandoli alla valorizzazione delle produzioni locali.
“In un territorio che ha una storia significativa e nel quale abitudini e costumi non sono semplicemente evocativi di una tradizione ma rispecchiano la propensione da parte dei consumatori ad acquistare ciò che ha radici nell'ambiente – chiarisce Patrussi – si aprono importanti prospettive per rilanciare il consumo dei prodotti locali. Il mondo dell'artigianato si fa portavoce di un progetto dedicato al prodotto locale proponendo uno spazio espositivo e di vendita ad hoc in prossimità del centro, sfruttando al meglio interventi già realizzati che potrebbero rivelarsi funzionali sul piano dell’accessibilità e della visibilità commerciale”.
Gli fa eco Alfredo Landucci, Presidente di CNA Alimentare e ideatore del progetto dedicato alle produzioni locali: “L'idea di fondo che ispira la nostra proposta è duplice: da un lato valorizzare il manufatto nel luogo di produzione – fin troppo aggredito da prodotti di bassa qualità – dall'altro comunicare al consumatore il valore di una scelta che si traduce in un forte sostegno al manifatturiero e quindi all'economia locale. Gran parte dei settori produttivi aretini lamentano la difficoltà della commercializzazione nel luogo di produzione. La grande distribuzione non lascia spazio ai beni locali rispetto ai marchi più diffusi”.
Secondo Landucci nel mercato locale rimangono fuori i produttori del territorio costretti ad orientarsi altrove, all’estero in particolare, dove incontrano non poche difficoltà, vista la concorrenza internazionale e la difficoltà di collocarsi e di mantenere posizioni tali da garantire margini di guadagno accettabili.
L’intervento cui pensa Landucci si propone di replicare l’esperienza condotta con successo in Francia: “dobbiamo promuovere forme di aggregazione tra i produttori dei diversi settori merceologici (alimentare, ma anche moda, arredamento, oggettistica, ecc.) intenzionati a vendere un buon prodotto locale ad un buon prezzo. Così si possono contenere i costi e si riorienta la clientela verso un prodotto di qualità che non è più di nicchia ma di largo consumo in strutture integrate”.
Si innesca così un meccanismo virtuoso: il territorio produce ricchezza che ricade al suo interno e quindi il reddito viene ridistribuito per generare nuova ricchezza. Il produttore realizza buoni margini e non ha bisogno di rivolgersi all’estero per vendere i suoi beni.
Secondo CNA una scelta che risulterebbe vincente vista la varietà delle produzioni e quindi l’assortimento dell’offerta di beni aretini.

Articlolo scritto da: CNA Arezzo