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Terra madre e WWF insieme si confrontano con i parlamentari

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TORINO – “Le comunità del cibo e i parlamentari europei si confrontano sulle
politiche di sviluppo sostenibile del sud del mondo” è il tema proposto da
WWF per poter contribuire all’approfondimento e alla conoscenza dei
meccanismi e degli accordi internazionali che regolano la politica di
sviluppo dell’Unione Europea e che contemplano sempre di più la
partecipazione della società civile nei Paesi destinatari dei fondi di
sviluppo.

“Ma come fa la società civile a partecipare attivamente? Che conoscenze ha
dei meccanismi di partecipazione? Da queste domande di base è nata l’idea
con Terra Madre di organizzare questo confronto per permettere alle comunità
del cibo, rappresentativi della società civile dei paesi del mondo, di
conoscere e discutere i meccanismi di partecipazione alle strategie di
sviluppo dell’Europa verso i propri paesi” spiega Laura Ciacci, responsabile
della cooperazione internazionale di WWF Italia. “un’idea accolta e
condivisa da subito da Terra Madre, che vuole aprire un percorso di
partecipazione attiva alle strategie e politiche internazionali di sviluppo
sostenibile del sud del mondo.”

L’Unione Europea e i 25 Stati membri sono collettivamente responsabili di
più della metà di tutti gli aiuti allo sviluppo mondiali. I nuovi impegni
dovrebbero portare entro il 2010 ai due terzi degli aiuti allo sviluppo di
cui più della metà destinati all’Africa.
La salute degli ecosistemi e delle risorse naturali determinano e guidano la
crescita economica e lo sviluppo sociale, specialmente nel sud del mondo. Di
fatto però il degrado della terra, la perdita di biodiversità, la
deforestazione, la diminuzione della fertilità del suolo, l’inquinamento, la
scarsità di disponibilità di acqua potabile e gli impatti dei cambiamenti
climatici sono tra i problemi che esasperano lo stato di povertà e di
benessere delle persone. Lo ha evidenziato il “Living Planet Report” del WWF
appena lanciato, prospettando la necessità di 2 pianeti nel 2050 se
continuiamo con questi ritmi di consumo e di sfruttamento delle risorse del
Pianeta.

La trasparenza dei processi dell’Unione Europea è la garanzia per un
appropriato accesso all’informazione e per la partecipazione nei processi
decisionali. A fianco delle grandi mobilitazioni della società civile,
legate principalmente alla Coalizione Globale contro la Povertà che agisce
con piattaforme nazionali in tutto il mondo, bisogna capire attraverso quali
meccanismi le singole comunità locali possono intervenire, partecipare e
orientare le politiche di sviluppo.

Ne parleranno domenica 29 ottobre alle 14 nella Sala Gialla-Spazio Slow del
Salone del Gusto, moderati da Christian Benna di Vita, gli europarlamentari
Vittorio Agnoletto, Roberto Musacchio e Armando Veneto.