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WWF: mostra d’Arte Contemporanea tutela l’ambiente

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L’arte può salvare il pianeta? Certamente l’arte può fare molto per il pianeta e la sua difesa. Forte di questa convinzione, il WWF ha chiesto a 15 maestri di fama internazionale di interpretare un tema imprescindibile come la protezione della natura, attraverso un loro segno espressivo, nuovo e originale. Lothar Baumgarten, Tony Cragg, Enzo Cucchi, Candida Höfer, Rebecca Horn, Joseph Kosuth, Jannis Kounellis, Richard Long, Luigi Ontani, Mimmo Paladino, Michelangelo Pistoletto, Katharina Sieverding, Ettore Spalletti, Emilio Vedova e Gilberto Zorio hanno risposto con entusiasmo all’appello e le loro opere, simbolicamente realizzate su carta riciclata, saranno protagoniste di “Can Art Save the Planet?” la prima mostra d’arte internazionale dedicata all’ambiente in Italia.

“Proprio per la loro capacità di interpretare la realtà in maniera inaspettata e mai banale, gli artisti contemporanei sono i destinatari ideali di problematiche urgenti come la difesa del pianeta – commenta Ludovico Pratesi, critico d’arte e curatore della mostra – Per questo abbiamo chiesto loro di esprimersi secondo la propria poetica, legata in maniera diretta o metaforica a un impegno di carattere socio-culturale. Abbiamo invitato artisti vicini alla protezione della natura come l’inglese Richard Long, che realizza le sue opere soltanto con materiali naturali, come pietra, legno o fango, ma anche personalità in grado di interpretare la salvaguardia della natura come un impegno etico e sociale, come Jannis Kounellis o Michelangelo Pistoletto.”

Le opere degli artisti dopo la mostra saranno battute all’asta con la collaborazione di Christie’s il 15 novembre presso la Villa Massimo a Roma per finanziare gli oltre 2.000 progetti di conservazione del WWF nel mondo.

“Questa mostra e l’asta che seguirà sono un evento speciale per la nostra associazione – dichiara Fulco Pratesi, Presidente del WWF Italia – Un’occasione per festeggiare il 40esimo anniversario insieme ai maestri che hanno accolto il nostro invito e contribuito con una loro opera al lavoro che svolgiamo appunto da 40 anni. A nostro modo avremo reso reale il sogno di un pianeta salvato da artisti che si esprimono attraverso diversi linguaggi espressivi, dalla pittura alla scultura, dall’installazione alla fotografia”.

Con grande orgoglio DoDo sostiene “Can Art Save the Planet?” e attraverso un’iniziativa di eccellenza progettuale si unisce alle celebrazioni dei 40 anni di attività per WWF Italia. "L’arte è da sempre un potente strumento, capace di interpretare la realtà e di veicolare messaggi in modo da far ‘sentire’ oltre che ‘sapere’. Per DoDo, questa mostra e la relativa asta, rappresentano un’ulteriore opportunità per manifestare concretamente la propria amicizia a WWF, a cui lo accomunano gli stessi valori, e la volontà di continuare a sostenere l’associazione nell’implementazione di progetti mirati." afferma Francesco Minoli Amministratore Delegato Pomellato. DoDo, un animale ormai estinto e nome del marchio indipendente nato da Pomellato, che dedica al mondo degli animali gioielli con messaggi semplici e immediati di tenerezza e amore, sin dalla sua nascita nel 1992 lega la sua identità e la sua comunicazione ad una forte componente sociale attraverso il sostegno alle attività di WWF Italia.

L’evento vede impegnati, accanto agli artisti, la collezionista Patrizia Sandretto Re Rebaudengo , madrina dell’iniziativa, insieme ad alcuni curatori di fama internazionale che hanno contribuito alla stesura di un testo per il catalogo.

Inaugurazione mostra: 7 novembre, dalle ore 19.30 alle 21.00
Serata Asta: 15 novembre, dalle ore 19.00
Sponsor: Dodo, storico partner del WWF
Con la collaborazione di: Christie’s. Clarice Pecori Giraldi, direttrice di Christie’s Italia, batterà personalmente l’asta

La mostra è visitabile dal 7 al 14 novembre dalle ore 9.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 17.00 o su appuntamento a Villa Massimo (chiusa venerdì pomeriggio, sabato e domenica), Accademia Tedesca, Largo di Villa Massimo 1, Roma.

Un evento reso possibile grazie al sostegno di DoDo

Articlolo scritto da: WWF Italia

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