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4 produzioni aretine nell’estate fiorentina

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AREZZO – Tra i principali obiettivi della Scuola di Narrazioni c’è quello della promozione della cultura e dell’avvicinamento alla narrazione ed alla lettura di un pubblico più vasto possibile, questo obiettivo trova, nella possibilità di favorire produzioni di spettacoli da testi di autori contemporanei, una bella sinergia con l’avvicinamento a testi che consideriamo altamente significativi per il tramite della contaminazione tra letteratura e teatro (da un’idea di Federico Batini). Tra letteratura e teatro nasce la realtà del teatroletteratura, spettacoli molto interessanti, fruibili da ogni tipo di pubblico, che hanno già riscosso successo in diverse tipologie di location (dal teatro alla piazza) e per diverse tipologie di pubblico. Per la prima volta in una presentazione complessiva, tutte le produzioni di teatroletteratura in una sola manifestazione.
Gli spettacoli sono una produzione della Scuola di Narrazioni Arturo Bandini di Nausika.

Gli spettacoli che verranno presentati nell’ambito FI-ESTA Firenze Estate 2007 al Forte Belvedere sono:

sabato 14 luglio ore 21.30
La Piena, di Guido Conti, interpretato da Francesco Botti
La pioggia cade incessante. Il protagonista che narra è un uomo. Chi parla con lui? Chi sono? Ricordi? Fantasmi? Dove siamo? Lo spazio e il tempo si dilatano.
L’universo scatenato dall’alluvione, è fin dall’inizio una carrellata frenetica di personaggi e situazioni dove il coraggio e l’eroica tenacia degli uomini s’alternano alla poesia del paesaggio e all’immanenza del fiume Po. La necessità della sopravvivenza e la conservazione della memoria divengono gli obbiettivi perseguiti dai protagonisti, la disperazione e il trionfo sono gli argini entro i quali essi si muovono. Ambedue saranno personaggi della scena e del libro, saranno costretti a superare la paura e a credere talmente intensamente ai propri valori da sfidare la forza imprevedibile della natura.

giovedì 26 luglio ore 21.30
Autosole, di Carlo Lucarelli, interpretato da Samuele Boncompagni e Riccardo Valeriani
Le macchine sfrecciano, si superano, si affiancano. Utilitarie, fuoriserie, giganti a quattro o più ruote viaggiano, la lancetta del contachilometri oltre i cento. Loro, chi al volante e chi no, si lanciano rapide occhiate attraverso finestrini e specchietto retrovisore. Sul filo dell'alta velocità corrono questi racconti: storie di uomini che si sfiorano per un attimo in una corsa sfrenata verso imprevedibili situazioni. Storie intrecciate, quelle del libro di Lucarelli, a volte surreali, di ordinaria follia. Vi si rappresenta la fatica del vivere nella contemporaneità, nuove rabbie, nuovi desideri, nuove paure. L'autostrada diventa 'emblema della nostra quotidianità, velocità, rumore, rischio, le nostre vite sballottate, sempre in movimento, precarie. Il traffico ci mette a dura prova. Tra risate e riflessione.

domenica 29 luglio ore 21.30
Inferno d’amore, di Giampaolo Simi, interpretato da Giampaolo Simi e Harmonicantus
La storia di Lucrezia Buonvisi per quintetto vocale e narratore.
Un delitto che diventa irrisolvibile non appena se ne scopre il colpevole.
Una questione privata che diventa inesorabilmente pubblica. Una passione indomabile e maledetta. Tutto inizia una notte d’estate di quattrocento anni fa, nella ricca e minuscola Repubblica di Lucca. La notte del 1 giugno 1593 viene massacrato con diciannove coltellate Lelio Buonvisi, appartenente alla famiglia di mercanti più ricchi della città. Due anni prima Lelio ha sposato Lucrezia Malpigli, una giovane bellissima, cresciuta alla corte di Ferrara, dove con gli Estensi regnano anche i piaceri del lusso e della raffinatezza…

sabato 4 agosto ore 21.30
Reparto Macelleria, di Marco Vichi, interpretato da Francesco Botti
Il tema centrale del racconto Reparto macelleria, di Marco Vichi, è l’incontro, dopo una serie interminabile di ricerche, della vittima con il suo torturatore, questo è il filo conduttore del testo… questa la sostanza. Ne veniamo a conoscenza attraverso il narratore che, in maniera del tutto accidentale, instaura un forte legame di amicizia con un ex partigiano che adesso gestisce una piccola libreria, curando la sua passione per la costruzione di modellini di barche e velieri. Il racconto di quest’ultimo ci permette di fare una viaggio attraverso il tempo e lo spazio, soffermandoci su alcune delle aberrazioni di cui il periodo fascista è stato teatro, il racconto della cattura e delle torture ricevute da quello che allora era un ragazzino ci avvolge e ci coinvolge, ma perché cercare a distanza di così tanti anni il proprio torturatore?

Ulteriori info: www.narrazioni.it/produzioni/Home.html
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GLI ATTORI

Francesco Botti (Arezzo 1971), attivo dal 1990, si è specializzato presso la Scuola D’Arte Drammatica “Paolo Grassi” di Milano studiando con Kuniaki Ida, Giampiero Solari, Elisabeth Boeke, ed Emanuele De Checchi. Nel periodo 1996 – 2001 partecipa a produzioni teatrali presso Teatro Out Off di Milano, CRT salone di Milano, Festival Intercity, Cantiere Internazionale di Montepulciano, Prato Fabbrica Cultura, Il Teatro e il Sacro e altri. Contemporaneamente approfondisce la sua formazione partecipando a seminari e corsi con Giorgio Rossi, Marisa Fabbri, Loriano della Rocca (ex Cricot 2 di Tadeusz Kantor), Sergio Pisapia Fiore e Giulia Lazzarini.
Attore in“Arthur et Belle” di Francesco Botti, regia di Fernando Maraghini ed Erica Pacileo, e nel lungometraggio “L’ultima stagione”, ad esso ispirato, vincitore del primo premio Videoeventi 2002, Accademia Internazionale di Studi in Arti e media, Torino.
Nel 2003 –“La Passione è dei Violenti” a cura di Salvino Raco. In collaborazione con Officina Giovani di Prato e Teatro Stabile Metastasio. Ancora nel 2003 – Aprile- come regista Prima nazionale presso Teatro Verdi di Monte San Savino di “Terìaca” spettacolo di danza e musica in collaborazione con la Scuola di Tarantella e Danze Popolari del Mediterraneo.
2002/2003 ad oggi. – Lavora per Terìaca Associazione e Taranta Power – Bologna (Scuola di Tarantella e Danze Popolari del Mediterraneo) di Bologna organizzando e gestendo assieme a Maristella Martella e Gianni Bruschi i corsi di teatro e relazione scenica all’interno della pizzica e delle danze popolari del Mediterraneo assieme alla produzione di spettacoli e concerti. Con Ass. Terìaca come regista, autore ed attore ha realizzato i seguenti spettacoli: Terìaca (2003); Stirpe (2004); Terra e Pace (2005).
Ha insegnato recitazione e relazione scenica nei progetti di cooperazione internazionali curati da Ass. Terìaca (Italia) in collaborazione con Art et Jeunesse (Tunisia). Dakka Roudania (Marocco) e Romans International (Francia) ed ha collaborato nella formazioni degli allievi partecipanti, nell’allestimento scenico e drammaturgico degli spettacoli presso:
2003 FESTIVAL INTERNATIONAL DÉCOUVERTES TUNISIE 21 – Grand Anphithéatre Romain, città di El Jem, Tunisia- crèation tunisienne et musique du monde – quinta edizione.
2004 AUDITORIUM DI TOR VERGATA Roma. Promosso dai Corsi di Laurea in Storia Scienza e Tecniche della Musica e dello Spettacolo e di Scienze della Comunicazione, ed in collaborazione con la cattedra di Etnomusicologia, con il Patrocinio di Regione Lazio, Provincia di Roma, Comune di Roma e Municipio VIII e X, la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Tor Vergata, Roma.
2004 ROMANS CARNAVAL Soirée Oasis Carnaval, Romans sur l’Isère, Francia.
2004 FESTIVAL DE TAROUDANNT. L’evento si è svolto grazie al sostegno di Mission des Affairs Internationals, Union Européenne ( progetto EUROMED) Ambassade de France au Maroc, Ambassade d’Italie en Tunis.
2005 Festival MOSAICO MEDITERRANEO Lecce. Progetto interculturale di educazione alla convivialità delle differenze da realizzare nei comuni di Corsano e Alessano, Lecce, con il Patrocinio della città di El Jem – Tunisia.
2005 Eljem Tunisia FESTIVAL DECOUVERTES TUNISIE 21 ELJEM Grand Anphiteatre Romain. Settima Edizione.
2005/2006 Attore presso il Centro Nazionale Teatrale di Sergio Pisapia Fiore nelle seguenti produzioni: “Sogno di una notte di mezza estate” di William Shakespeare; “L’Albergo del Libero Scambio” di G. Feydau; “La Commedie Italienne” documentario teatrale sulla commedia dell’arte presentato presso “Patrasso 2006 Capitale Europea della Cultura”.
Autore di testi teatrali e narrativa, attualmente collabora con La Scuola Di Narrazioni “Arturo Bandini” di Arezzo e Ass. Terìaca in collaborazione con la Scuola di Tarantella e Danze Popolari del mediterraneo di Bologna.

Samuele Boncompagni e Riccardo Valeriani nel 1997 creano i Noidellescarpediverse, Il gruppo è stato finalista di vari concorsi nazionali di cabaret tra cui Festival Cabaret Emergente di Modena nel 2001, unico gruppo della Toscana, al Festival del Cabaret di Martina Franca (TA) nell’edizione 2002 e 2003, Premio “Il Sarchiapone – Walter Chiari” di Cervia nell’edizione 2003, , Premio “Crepapelle” di Quartu Sant’Elena (CA) nell’edizione 2003, Premio “Sabot d’oro” di Champoluc nel 2004, Festival di Manciano (GR) nel 2005. Samuele e Riccardo sono stati scelti per la parte degli antagonisti nel musical “Orfani del Blues (tributo ai Blues Brothers)” di Massimiliano Scuriatti e Riccardo Recchia (che ne curava anche la regia), prodotto da PadovaDanza e dalla Regione Veneto che ha debuttato il 24 luglio 2003 presso Villa Contarini, Piazzola sul Brenta (PD). Il gruppo è responsabile artistico per la fAWI (fondazione Arezzo Wave Italia) di Cabawave il concorso nazionale di cabaret e il palco dedicato alla comicità di Arezzo Wave Love Festival. Dal 2003 fanno parte del Laboratorio Zelig (a Milano nel 2003-2004, e nelle ultime due stagioni a Firenze come cast fisso). I Noidellescarpediverse sono apparsi sul piccolo schermo in emitettenti televisive quali Odeon TV, Italia 1 (Wozzup con Daniele Bossari, anno 2001), Rai Due (Bulldozer – Pezzi di ricambio, anno 2003) e Canale 5 (Cultura Moderna di Antonio Ricci con Teo Mammuccari, anno 2006) e sui canali satellitari RAIsat, Happy Channel, Toscana Channel e Family Life della piattaforma SKY.

Riccardo Valeriani: laurea in Lettere con indirizzo Musica e spettacolo (Storia del Teatro), Diploma conseguito alla Scuola di Recitazione Piccolo Teatro di Arezzo, seminari teatrali con LIIT (Lega Italiana Improvvisazione Teatrale), Living Theatre di New York, Loriano della Rocca (ex Cricot 2 di Kantor), Marisa Fabbri, Marcello Bartoli, Pamela Villoresi.
Dal 1992 insegnante di propedeutica teatrale presso scuole elementari e medie superiori della Provincia di Arezzo, dal 1997 attore della Compagnia Teatro Popolare d’Arte di Firenze, dal 2003 attore per la Libera Accademia del Teatro e per le Officine della Cultura.

Samuele Boncompagni: laurea in Lettere con indirizzo Musica e Spettacolo (Drammaturgia), seminari di scrittura drammaturgica con Donatella Diamanti, Silvia Calamai, Francesco Niccolini, Cesare Lievi e Vincenzo Cerami, seminari teatrali con Marisa Fabbri, Marcello Bartoli, Loriano della Rocca (ex Cricot 2 di Kantor), LIIT (Lega Italiana Improvvisazione Teatrale), Ugo Chiti, Giorgio Rossi (Compagnia Sosta Palmizi), Richard Huysma (Laban Notation), Paul Keenan (Trinity College di Dublino), Alvaro Piccardi, Giorgio Donati (Compagnia Donati&Olesen). Ha studiato violoncello con i maestri Dami e Insinna. Nel 1989, a nove anni, debutta in teatro ne “Il re è nudo” per la regia di Massimo Masini e le musiche di Aldo Tarabella, dal 1997 al 2001 attore e musicista della Compagnia Teatro Popolare d’Arte di Firenze (“A Bertolt Brecht” recital di poesie con Marisa Fabbri), nel 2002 attore per Bread&Puppets (“La cattedrale di cartapesta” con Peter Schumann presso Saloncino Tatro alla Pergola di Firenze).

Giampaolo Simi si è imposto nel panorama della scrittura noir e poliziesca con romanzi di grande intensità. Il più recente è Il corpo dell’inglese (Einaudi). I suoi libri sono tradotti in Francia, nella prestigiosa Série Noire di Gallimard, e in Germania. Collaboratore di quotidiani e riviste, lavora come sceneggiatore per alcune fiction televisive.

Il gruppo Harmonicantus si è formato a Livorno sotto la guida del maestro Luca Stornello. La decennale esperienza di ogni componente nell’ambito della musica polifonica ha favorito la confluenza in una comune ricerca di approfondimento del repertorio cameristico. Il gruppo nasce dalla passione per la bella polifonia, con grande attenzione per il genere madrigalistico, principalmente del periodo tardo-rinascimentale, dove si fondono raffinatezza musicale e testo poetico. Gli Harmonicantus sono: Filippo Pochini (basso), Fabrizio Flore (tenore), Cristina Fedrizzi (contralto), Donatella Nardi (soprano), Anna Maria Contesini (soprano). Direttore: maestro Luca Stornello. Alcuni titoli dal repertorio: Deggio dunque partire (L. Marenzio), Beltà, poi che t’assenti (C. Gesualdo da Venosa), Io mi son giovinetta, Sfogava con le stelle, Che se tu se’ ‘l cor mio (Monteverdi), Il bianco e dolce cigno (Arcadelt), Je ne l’ose dire (P. Certon).