Home Cronaca Allarme Unicef sulla penuria idrica

Allarme Unicef sulla penuria idrica

0

NEW YORK – Il Direttore generale dell’UNICEF Ann M. Veneman ha contribuito oggi a dare il via alla Marcia per l’acqua promossa a New York, per simboleggiare- in occasione della Giornata mondiale per l’acqua – il sostegno dell’UNICEF ai milioni di donne e bambini che in tutto il mondo soffrono per l’insufficiente accesso all’acqua potabile.
“L’accesso all’acqua potabile è fondamentale per la salute dei bambini in tutto il mondo”, ha dichiarato Il Direttore generale dell’UNICEF: “In molti paesi donne e bambini percorrono lunghe distanze per attingere e trasportare l’acqua necessaria alla loro famiglia per bere, lavare e cucinare”.
La penuria idrica è il problema affrontato quest’anno dalla Giornata mondiale per l’acqua: circa 425 milioni di bambini sotto i 18 anni continuano a vivere in condizioni di penuria idrica, mentre a donne e bambine spetta spesso il compito di attingere e trasportare l’acqua, sottoponendo il loro stato di salute a ulteriori pressioni e costringendo molte bambine a non frequentare la scuola.
Benché dal 1990 circa 1,2 miliardi di persone abbiano guadagnato accesso all’acqua potabile, ogni anno il consumo d’acqua non potabile e la mancanza di servizi igienici provocano la morte di 1,5 milioni di bambini sotto i 5 anni, a causa di malattie diarroiche.

La crescita demografica implica una maggiore domanda d’acqua, mentre i disastri naturali e quelli provocati dall’uomo contribuiscono alla contaminazione delle riserve idriche e al danneggiamento delle infrastrutture per la fornitura d’acqua. L’UNICEF lavora in tutto il mondo per migliorare l’accesso all’acqua potabile e ai servizi igienico-sanitari nelle scuole e nelle comunità locali, oltre che per promuovere migliori pratiche e il rispetto delle norme igieniche.
L’UNICEF Italia sostiene con apposita raccolta fondi il progetto ‘Acqua ed educazione all’igiene’ in Eritrea – che mira a dotare 30 scuole e comunità locali selezionate delle necessarie infrastrutture idriche e igienico-sanitarie, nonché a promuovervi la diffusione e rispetto di corrette pratiche igieniche personali e ambientali – e dal 2007 ha avviato un analogo sostegno per un progetto volto a promuovere l’accesso all’acqua e ai servizi igienico-sanitari di base in Ciad, paese che risente pesantemente della crisi umanitaria nel confinante Darfur.