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Arezzo, capitale della polifonia internazionale

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Arezzo, capitale della polifonia internazionale

AREZZO – La musica e la sua magia: è quanto offre Concorso Polifonico Internazionale Guido d’Arezzo, che si terrà ad Arezzo dal 23 al 26 agosto, presentato questa mattina alla presenza del professor Francesco Luisi, presidente della Fondazione Guido d’Arezzo, dell’assessore alla cultura del comune di Arezzo, Camillo Brezzi, dell’assessore alla cultura della provincia di Arezzo, Emanuela Caroti e del presidente dell’Associazione Amici della Musica, Carlo Senesi.
Organizzato, come di consueto, dalla Fondazione omonima, il Concorso costituisce dal 1952 – anno della sua nascita – un importante appuntamento per cori non professionisti provenienti da tutto il mondo che, ogni anno, partecipano numerosi a questa singolare competizione, in cui – alla fine – il vero vincitore è solo la musica.
Il Concorso Polifonico Internazionale Guido d’Arezzo, fin dalla sua nascita, si è svolto all’interno di una cornice culturale di volta in volta organizzata sulle circostanze prescelte. Negli ultimi anni, tale cornice ha assunto sempre più la consistenza propositiva e celebrativa fondata sul concetto di evento, ha realizzato concerti qualificati, incontri di alta cultura e pubblicazioni di livello internazionale al fine di offrire alla competizione corale non solo il giusto rilievo, ma anche il coerente contesto culturale nel quale deve essere collocato il lavoro appassionato di ricerca e studio della coralità amatoriale mondiale.

«Tutto ciò faceva parte di un programma che doveva essere realizzato per gradi e doveva giungere alla definizione, diciamo così, di una seconda cornice che avesse definito il contesto geofisico, e con il locus anche il genius loci ispiratore – spiega Francesco Luisi, presidente della Fondazione Guido d’Arezzo -: insomma, la cornice urbana e storico-culturale pronta ad accogliere la più antica competizione mondiale della polifonia».
«Così anche questa edizione del Polifonico, vedrà il quadrilatero della polifonia universale nel centro di Arretium, tra Palazzo Bocciardi, la basilica di san Francesco e la chiesa della Badia, con il nome di GUIDONEUM – conclude Luisi -. Con tale denominazione si indica universalmente, d’ora in avanti, la città di Guido d’Arezzo, la città del Polifonico, la città della musica corale di tutti i tempi».

E il GUIDONEUM Festival è la vera novità di questa edizione, nato con lo scopo di realizzare un momento di incontro internazionale dedicato alla coralità professionale nel nome di Guido d’Arezzo. Si tratta di una manifestazione autonoma, benché complementare, a coronamento delle manifestazioni del Concorso Polifonico, resa possibile grazie al contributo sostanziale della Commissione europea che l’ha inserita nel suo prestigioso programma Cultura e a BancaEtruria, sponsor ufficiale della manifestazione, sempre attenta alle iniziative artistiche.

Il programma prevede il 24 agosto (ore 21, Pieve di santa Maria) Le Reniement de Saint Pierre di Marc-Antoine Charpentier presentato dall’ensemble vocale e strumentale Akadếmia (Francia) diretto da Françoise Lasserre, il Vespro della Beata Vergine di Claudio Monteverdi (25 agosto, ore 21, Pieve) con i Soli, Coro e orchestra “I Barocchisti” della Radio Svizzera diretti da Diego Fasolis e domenica 26 agosto (ore 21, Pieve) l’orchestra barocca “Musica Fiata” e coro ”La Cappella Ducale” diretti da Roland Wilson (Germania) con musiche di Giovanni Valentini e Giovanni Priuli proporranno i Vespri alla Corte degli Asburgo.

Il Guidoneum Festival costituirà, inoltre, un vero e proprio Omaggio a Guido attraverso tre concerti esemplari di canto monodico di tradizione offerti dal Consortium Vocale Oslo diretto da Alexander Schweitzer, dall’Ensemble Oktoechos di Roma diretto da Lanfranco Menga e dall’Ensemble More Antiquo di Lugano diretto da Giovanni Conti.

«Con il Guidoneum Festival si è voluto eleggere Guido d’Arezzo, sommo padre della musica e della teoria musicale occidentale, come punto di riferimento della coralità polifonica intesa come elemento di identità della tradizione musicale europea; operazione che ben si compendia nell’assunzione del termine Guidoneum, ispirato al magistero di Guido e alla sua città, simbolo di un athenaeum che da oltre mezzo secolo è centro propulsore dell’arte corale di tutti i tempi e sede di attività didattica, di ricerca e divulgazione» – sottolinea Luisi.

Sabato 1 settembre, alle ore 21, conclude il Guidoneum Festival il concerto proposto dall’Orchestra “I Barocchisti” diretta da Diego Fasolis con il musicista svizzero Duilio M. Galfetti violino di spalla e solista.

Per l’eccezionale serata sarà il Museo di Arte Medievale e Moderna (via san Lorentino) ad aprire le sue sale, ove riecheggeranno musiche di Bach, Charpentier, Händel, Gossec e Vivaldi capaci di immergere il pubblico nella musica di quella straordinaria stagione che fu il Settecento.

Il concerto ha, inoltre, un’altra caratteristica inedita.
E’ organizzato in collaborazione con l’Associazione Fiera Antiquaria di Arezzo che, proprio sabato 1 settembre, ritorna ad esporre i propri banchi – dopo undici anni di assenza – al giardino monumentale de Il Prato.

«E’ un grande onore poter condividere una manifestazione così importante per la vita culturale ed artistica della città come il Concorso Polifonico Guido d’Arezzo e, nello specifico, il Guidoneum Festival, tanto strenuamente voluto dal professor Luisi – sostiene Paolo Nicchi, presidente dell’Associazione Fiera Antiquaria».

«E’ significativo che le due manifestazioni aretine più conosciute in Italia e all’estero (senza niente togliere alla Giostra del Saracino) abbiano deciso di unire i propri sforzi per lavorare assieme con il dichiarato intento di offrire l’una all’altra le proprie peculiarità. Siamo così convinti della bontà di questo progetto che, già da adesso, stiamo pensando a manifestazioni comuni future, come esposizioni tematiche riguardanti strumenti musicali, partiture…»- conclude Nicchi.

Anche l’edizione 2007 del Concorso Polifonico Internazionale – dedicata al compositore Giovanni Maria Nanino (Tivoli, 1543 – Roma, 1607) nel quarto centenario della morte – propone l’atteso Festival internazionale di Canto popolare (23 agosto) a cui partecipano nove cori provenienti da sette nazioni (Danimarca, Italia, Ucraina. Olanda, Lettonia, Venezuela, Polonia ) e la Festa della Coralità (24 agosto), momento di incontro e di convivialità in cui tutti i cori internazionali e nazionali ospiti della manifestazione, potranno incontrarsi tra loro e con la città di Arezzo.
Così fra i concerti, il convegno internazionale sul tema Giovanni Maria Nanino e la Scuola romana (23-24 agosto), il Festival di Canto popolare e il Guidoneum Festival si svolgeranno le prove eliminatorie e le finali delle due competizioni corali tradizionali: quella del 24^ Concorso nazionale con la partecipazione di cinque cori e quella del 55^ Concorso internazionale con la presenza di dodici cori in rappresentanza di nove Paesi.
Tutte le categorie e sezioni di categoria sono rappresentate: ovvero, il Canto monodico cristiano, la Polifonia, le Voci bianche, il Canto popolare

Gran finale domenica 26 agosto con il 19th European Gran Prix for Choral Singing al quale parteciperanno i cori vincitori nel 2006 del Gran Premio nei concorsi di Arezzo (Italia), Debrecen (Ungheria), Gorizia (Italia), Tolosa (Spagna), Tours (Francia) e Varna (Bulgaria). Si esibiranno cori provenienti dalle Filippine, dalla Russia, da Taiwan, da Cuba e dall’Ungheria, confrontandosi per aggiudicarsi il trofeo del Grand Prix, che rappresenta il raggiungimento del valore esecutivo più alto nella scala della coralità amatoriale e che, in termini artistici, equivale ad un riconoscimento di livello semiprofessionistico nel quale si compendia la massima aspirazione della passione corale.

I concerti, ad ingresso gratuito, si svolgono presso la chiesa di santa Maria della Pieve grazie anche alla collaborazione con l’Opera del Duomo.
La manifestazione si svolge sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, ed è realizzata anche grazie al contributo dell’Unione europea, del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, della Regione Toscana, della Provincia e del Comune di Arezzo, dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze e di BancaEtruria.