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Arezzo – Juve Stabia: 0 – 0

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Arezzo – Juve Stabia: 0 – 0

AREZZO – L’unico risultato a reti inviolate di questa 2^ giornata di ritorno del campionato di serie C1 si verifica allo Stadio Città di Arezzo e nonostante il nulla di fatto la squadra amaranto accorcia di una lunghezza il ritardo dalla zona play off. Alla vigilia la gara contro la Juve Stabia era considerata, a ragione, molto temibile in quanto i padroni di casa avevano solo da perdere e nulla da guadagnare. L’Arezzo ha un organico decisamente migliore dei campani ed una situazione di classifica che la dovrebbe dire lunga sul divario tecnico tra le due squadre con i giallo blu che, però, venivano da prestazioni molto convincenti che gli avevano portati a battere sia il Perugia (al Curi) che l’Ancona nell’ultima gara casalinga. Ed allora questa partita che ha visto solo un tiro centrato nello specchio della porta si può provare a raccontarla esaminano l’atteggiamento dei tre protagonisti in campo: l’Arezzo, la Juve Stabia ed il Sig. Gallo di Barcellona Pozzo di Gotto.
L’Arezzo: per tutti i primi 45 minuti si fa imbrigliare dagli avversari con un gioco lentissimo e non riesce mai ad affondare verso la linea dei sedici metri. L’unico brivido Trini lo vive al 3’ quando Myrtaj, ben servito da Martinetti, si eleva più alto di tutti e di testa manda la palla a sfiorare il palo alla sinistra dell’estremo difensore ospite. Per segnare nel nostro taccuino un’altra azione dobbiamo attendere il termine della prima parte di gara quando Ranocchia (che dovrà saltare la gara con la Salernitana causa un’ammonizione rimediata alla mezz’ora) in ½ rovesciata districa una mischia scaturita da angolo battuto da Bondi e manda la palla a lambire il palo della porta avversaria. Null’altro per gli amaranto che nella ripresa sembrano più reattivi e, grazie anche alla spinta dei nuovi entrati Lanzara e Cavagna, si porta con più decisione nei pressi della porta avversaria. Purtroppo però la mole di lavoro non da i frutti sperati ed anche nella seconda di gara le occasioni si contano sulle dita una mano. L’unico tiro nello specchio della porta giunge al 34’ della ripresa per merito di Cavagna ma trini è ben piazzato ed interviene senza grossi problemi. Per il resto l’Arezzo ha subito molto il non gioco avversario senza mai riuscire a far prevalere la propria superiorità.
La Juve Stabia: addirittura indisponente per il non gioco praticato per tutti i 90 minuti. Mai che i campani abbiano tentato di fare qualche cosa che non fosse spezzettare, in ogni maniera, i tentativi avversari. Mai che si sia, nell’arco dell’intera gara, potuto apprezzare un fraseggio, uno scambio, qualche cosa che possa in qualche modo essere paragonato ad una partita di calcio. La squadra di Capuano (squalificato e sostituito in panchina da Esposito) è venuta ad Arezzo per portare a casa un punto e vi è riuscita ma per fare ciò ha rinunciato ad affrontare l’avversario in modo sportivo. L’atteggiamento dei giallo blu è stato, come detto, indisponente (ed è un eufemismo) dal primo all’ultimo minuto. Ogni occasione era buona per perdere minuti su minuti. Un punto conquistato ad Arezzo farà certamente piacere ai campani e darà ossigeno alla loro classifica ma lo sport è un’altra cosa. In giorni nei quali si parla tanto di fair play e di “terzo tempo” atteggiamenti come quello della Juve Stabia di oggi ci fanno pensare che il calcio debba essere rifondato dalla base. Intendiamoci nulla di diverso da ciò che si vede molto spesso nei campi di calcio con falli cosiddetti “tattici” e perdite di tempo anch’esse “tattiche” ma il tutto portato all’esasperazione e assurto a modo di “gioco”. Pensiamo che questo atteggiamento non abbia nulla a che vedere con lo sport.
Michele Gallo di Barcellona Pozzo di Gotto: all’esordio in C1 si è trovato ad arbitrare una partita che i designatori hanno male interpretato. Delle due una o chi designa gli arbitri in serie C ha sopravvalutato le capacità del Sig. Gallo oppure ha sottovalutato l’importanza della gara odierna nella quale l’Arezzo si giocava la possibilità di agguantare i play off e la Juve Stabia quella di evitare i play out. Il Sig. Gallo non è mai riuscito ad avere in mano le redini della gara. Non è mai stato in grado di evitare le continue perdite di tempo dei giocatori campani. Sul paino caratteriale è sembrato molto a disagio in questo esordio forse, questa è almeno è l’impressione che abbiamo avuto, più preoccupato di fare bene la diagonale, di fischiare forte e nitido insomma, più preoccupato della forma che della sostanza. Ed a proposito di sostanza ci sarebbero anche delle decisioni assunte che ci lasciano assai perplessi ma su questo preferiamo soprassedere e lasciare la parola alle immagini televisive.

tabellino
Arezzo: Marconato; Cazzola (dal 8’ st Lanzara), Mezzanotti, Beati, Ranocchia, Conte, Savi (dal 8’ st Cavagna), Roselli, Myrtaj (dal 27’ st Falomi), Martinetti, Bondi.
Allenatore: Stefano CUOGHI—- Non entrati: Nicoletti, Bricca, Vigna, Kroupi.

Juve STABIA: Trini, Gritti, Ghomsi, Affaticato, Di Berardino, Fanelli (dal 43’ st Marzocchi), Sabatino, De Rosa, Baclet, Caputo (dal 38’ st Peluso), Pisani (dal 42’ st Correale).
Allenatore: Ezio CAPUANO (Squalificato) – Agostino ESPOSITO (in panchina) —- Non entrati: Milan, Olorunleke, Fusco, Marino.
Arbitro: Michele GALLO (Barcellona Pozzo di Gotto) –
Assistenti: Danilo TREMOLADA – Stefano VACCARO
Ammoniti: 30’ pt. Ghomsi (J); 31’ pt. Ranocchia (A); 31’ pt Sabatino (J); 34’ pt Fanelli (J); 47’ pt. Conte (A); 10’ st. Bondi (A); 24’ st. Gritti (J); 49’ st. Martinetti (A).
Angoli: 3 a 2 per l’Arezzo

Articlolo scritto da: Marco Rosati