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Arezzo, riflettori puntati sulla ristorazione scolastica

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Arezzo, riflettori puntati sulla ristorazione scolastica

AREZZO – La ristorazione scolastica, un affare da capogiro. Dai nidi alle scuole d’infanzia, dalle primarie alle secondarie di primo grado. Ogni giorno i bambini italiani che mangiano a scuola– secondo un dato Angem aggiornato al 2006 – sono oltre 3 milioni. Un numero che non lascia dubbi sulle ricadute non solo nutrizionali, ma economiche, formative, ambientali, sensoriali ed emozionali. E proprio una riflessione a 360 gradi è quella che vuole stimolare il terzo convegno nazionale sulla ristorazione scolastica che si terrà ad Arezzo nei giorni 10 e 11 dicembre presso l’Hotel Planet.
La segreteria scientifica è affidata alla dottoressa Lia Rossi Prosperi: biologa nutrizionista specializzata in Scienza dell'Alimentazione, che da venti anni si occupa di nutrizione con esperienza e professionalità, collaborando spesso con Istituzioni quali Comuni, Province, Regioni e Ministero della Sanità. "L’importanza del cibo che si consuma a scuola – sottolinea la dottoressa Prosperi – è evidente. Basti pensare che i bambini del nido arrivano a consumare a scuola il 75% del cibo quotidiano, tra colazione, pranzo e merenda. Un’offerta che deve essere accuratamente pensata e garantita, interessando la prevenzione, l’educazione nutrizionale, la formazione del gusto". Oltre a questi argomenti, il convegno tratterà temi solo apparentemente distanti, come lo sviluppo ecosostenibile, spaziando dalla raccolta differenziata nelle mense, all’uso o meno di stoviglie usa e getta, all’inquinamento generato dal trasporto di materie prime che non siano strettamente locali. A questo proposito la Rossi cita l’esempio del Comune di Arezzo, che ha inserito la carne Chianina nei propri menù scolastici per un consumo annuale di 9 tonnellate. "Sono numeri enormi – commenta Prosperi – economicamente rilevanti ma che spesso sfuggono alla percezione comune. Mangiando prodotti di qualità del territorio, si ottengono più risultati: qualità del cibo, aiuto economico agli agricoltori, salute dei bambini. In una parola, vera qualità per tutti". L’organizzazione del convegno è curata dalla Provincia di Arezzo. "Abbiamo appoggiato da subito il convegno – afferma l’assessore provinciale all’agricoltura Roberto Vasai – perché condividiamo l’idea che la ristorazione scolastica non sia solo cibo, ma anche valorizzazione agroalimentare di un territorio. La posizione centrale di Arezzo rispetto al territorio italiano, la vicinanza con le grandi arterie di comunicazione viaria non hanno che avallato la nostra scelta di rivolgerci a tutto il Paese per aprire il confronto su un argomento primario e trasversale rispetto a tanti punti di vista". Il convegno si articolerà in due giornate, la prima di interventi di relatori sui vari temi collegati all’argomento ristorazione scolastica, la seconda dedicata invece ad approfondimenti da parte di dieci gruppi di lavoro formati da tutte le figure professionali che ruotano intorno al servizio mensa.