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Arezzo tende la manno alla Locride

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AREZZO – Portare l’esperienza maturata in terra aretina nella promozione delle tipicità locali nella Locride, per dare un’opportunità lavorativa ed economicamente valida a chi ha scelto di intraprendere il cammino della legalità. “La Cooperativa Valle del Bonamico – racconta il suo presidente Piero Schirripa – è nata per volontà di Monsignor Bregantini, al tempo vescovo di Locri-Gerace, e organizza i giovani disoccupati dalle Vallate del Bonamico e del Careri per offrire loro progetti di lavoro e di occupazione alternativi ad un destino di marginalità e di rischio di devianza mafiosa”.
Tanti i prodotti che offre la cooperativa, che opera nel settore agricolo ed agroalimentare, lamponi, ribes, mirtilli e more, ma anche vino, formaggi e maiale nero. Su queste basi la cooperativa e la Provincia di Arezzo hanno avviato il progetto di cooperazione e scambio di "buone pratiche" per la valorizzazione delle produzioni locali. “E’ in fase di preparazione – spiega Zelinda Ceccarelli, responsabile della promozione per la Provincia di Arezzo – un protocollo di collaborazione che ci vedrà assieme in varie iniziative. Stiamo pensando ad una presentazione dei loro prodotti nei nostri Mercatali, una compresenza a fiere del settore e in eventi adatti a far conoscere le nostre e le loro tipicità”. La cooperativa Valle del Bonamico ha portato alla legalità molte famiglie e molti giovani sottratti alla malavita organizzata. Per questo ha subito attentati ed intimidazioni, ma continua con coraggio e determinazione a proporre un’alternativa di legalità a persone con un passato di carcere, collusioni ed esperienze malavitose. “Si tratta di giovani che, entrando nella cooperativa, hanno ‘scelto’ una vita diversa, resistendo spesso anche alle pressioni della propria famiglia. Crediamo nel lavoro onesto come rimedio al sottosviluppo ed al malessere sociale della Calabria– ha concluso Schirripa, sottolineando il valore della solidarietà e la riscoperta della fiducia.