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Atam: situazione a rischio

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Atam: situazione a rischio

AREZZO – “Dalle ruote sgonfie al motore grippato”. La Filt Cgil è sempre più preoccupata del presente e del futuro dell’Atam. “Non vediamo soluzioni positive ma solo l’aggravamento dei problemi. L’azienda continua ad essere, nella sostanza, senza un Direttore d’esercizio. Dando per scontato che non possa essere il Presidente da solo ad occuparsi della gestione quotidiana, possiamo dire che l’Atam è, oggi, un’azienda decapitata. Con i problemi che i dipendenti registrano ogni giorni: officina in crisi, doppi turni, situazione del personale tale da non poter permettere nemmeno l’utilizzazione dei permessi sindacali. Il paradosso è tale che autisti che sono anche delegati sindacali, non possono partecipare ad incontri convocati dalla stessa azienda perché non esiste la possibilità di sostituirli alla guida per il giorno dell’incontro”.
Diventano frequenti i doppi turni. “Vuol dire raddoppiare un orario di sei ore e mezzo, del quale solo una parte dedicato alla guida effettiva ma – sottolinea la Filt Cgil – sono evidenti i rischi connessi alla sicurezza dei mezzi e, soprattutto, dei passeggeri trasportati”.
Secondo il sindacato, tre sono le azioni indispensabili: “la prima è che il vertice operativo dell’azienda sia ricostituito e che quindi ci sia un Direttore d’esercizio nel pieno delle sue funzioni. La seconda è che vengano risolti i problemi relativi alla carenza di personale: secondo una nostra stima manca una mezza dozzina di autisti. La terza è l’individuazione di una strategia di lungo periodo dell’Atam che non può certo pensare di continuare a viaggiare sulla linea della sopravvivenza. E la strategia – conclude la Filt Cgil – non può essere che quella dell’unificazione e quindi della costituzione di un nuovo e forte soggetto del trasporto pubblico locale”.