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Bici sui treni, Strarburgo dice si

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Bici sui treni, Strarburgo dice si

ITALIA – Mentre il Gruppo Ferrovie dello Stato snobba il servizio bici+treno, nonostante le ventennali richieste avanzate dalle associazioni italiane degli utenti della bicicletta, una buona notizia arriva da Strasburgo. Anche il trasporto delle bici al seguito dovrà essere garantito ai passeggeri dalle società di trasporto ferroviario.


Il Parlamento europeo ha infatti approvato la "Carta dei diritti dei passeggeri ferroviari" che stabilisce, tra l'altro, che tutti i treni dovranno prevedere, all'interno dei vagoni, speciali zone riservate a carrozzine e passeggini dei bambini, biciclette e attrezzature sportive. I gestori di treni e stazioni saranno obbligati, inoltre, a garantire l'accessibilità alle stazioni, ai marciapiede e ai convogli, di passeggeri e bagagli eliminando ogni ostacolo alle operazioni di imbarco e sbarco.

"Questa è una grande notizia" – commenta Luigi Riccardi, presidente della Fiab. "Da anni inseguiamo le Ferrovie dello Stato ormai polverizzate in società diverse (Trenitalia, RTI, Grandi Stazioni, Centostazioni) indifferenti alle nostre richieste finalizzate a dare risposte concrete alle esigenze di mobilità combinata, quotidiana e turistica. La decisione europea, che comporterà notevoli benefici all'utenza pendolare e allo sviluppo del cicloturismo, consentirà alla Fiab di sollecitare risposte immediate alla vertenza in atto con il Gruppo FS. Sul tema coinvolgeremo immediatamente anche il Tavolo Nazionale per la Mobilità Sostenibile istituito dal Ministro dell'Ambiente e di cui la Fiab fa parte".

La decisione di estendere il diritto di accesso a stazioni e treni anche alle biciclette è il risultato di due emendamento presentati da alcuni eurodeputati – il tedesco Cramer, il socialista El Khadraoui e l'ausutriaco Rack – approvati lo scorso 18 dicembre dalla Commissione Trasporti di Strasburgo, con il voto favorevole anche degli europarlamentari italiani Albertini e Battilocchio.