Home Cronaca Caccia Toscana: appetiti venatori, irresponsabilità dei politici

Caccia Toscana: appetiti venatori, irresponsabilità dei politici

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TOSCANA – Fra pochi giorni inizia la stagione venatoria con l’apertura anticipata per alcune specie ai primi di settembre. Si tratta del peggiore inizio possibile perché la caccia ai primi di settembre è di gravissimo danno sia per le specie oggetto di prelievo sia anche per le altre specie (disturbo e atti di illecito abbattimento) in un periodo delicatissimo della loro biologia.

Se questo non bastasse, si riapre come al solito la sagra agostana dell’assalto alle norme comunitarie con la richiesta da parte dei cacciatori di aprire la caccia a specie protette dalla Comunità Europea come Storno e addirittura Fringuello. Ai politici che per tristi interessi elettorali si fanno paladini di queste richieste di violazione delle norme comunitarie, il WWF fa presente come si tratta di azioni gravemente irresponsabili sia per il danno che ne deriverebbe per le specie selvatiche sia perché violazioni di questo tipo mettono al Toscana fuori dall’Europa e rischiano di far perdere alla nostra agricoltura i fondi comunitari e di far pagare ai cittadini toscani enormi somme come sanzioni alla Comunità Europea. Se questo dovesse accadere il WWF aprirà dei procedimenti legali perché tali danni economici siano risarciti dai responsabili e cioè dai politici che abbiano approvato provvedimenti di questo tipo. Ricordiamo anche come lo stesso nuovo Piano faunistico-venatorio regionale, approvato recentemente dalla Regione, contiene una serie di violazioni delle norme comunitarie, in particolare per quanto riguarda l’inadeguata tutela di molti siti della Rete Natura 2000 (Zone a Protezione Speciale e Siti di Importanza Comunitaria). Il WWF sta approntando su questo uno specifico dossier con cui chiederà l’intervento della Comunità Europea per ristabilire il rispetto delle norme vigenti e la necessaria protezione della nostra biodiversità.