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Con le mani e con il legno, l’artigianato della Lancia d’Oro

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Con le mani e con il legno, l’artigianato della Lancia d’Oro

AREZZO – ‘Ha la purezza di un gioiello con le sue linee eleganti’, è così che il Sindaco Giuseppe Fanfani ha parlato della lancia d'oro di giugno realizzata da Francesco Conti. E’ infatti con arte e pazienza che questo esperto artigiano intagliatore, uno dei fiori all’occhiello di Confartigianato Imprese Arezzo, dal 1979 ad oggi ha prodotto e produce la lancia d’oro, ambito premio della Giostra del Saracino.
’La lancia – ricorda Francesco Conti – quest’anno è dedicata a Piero della Francesca ed alla mostra in corso di svolgimento al museo di arte medievale e moderna. Si tratta della seconda lancia dedicata al grande artista: la prima volta fu nel 1992 in occasione del cinquecentesimo anniversario della morte. Come ogni anno svolgo con passione il compito che mi è stato assegnato. E’ necessario circa un mese di tempo per realizzare una lancia dal momento in cui viene pensata fino agli ultimi ritocchi sul legno’.
E la storia della lancia d’oro è cambiata nel corso del tempo. ‘E’ solo dal 1997 infatti che è stato introdotto il concorso per i bozzetti su cui realizzare la lancia – spiega Conti – Quando nel 1979 ho iniziato ad intagliare queste preziose aste non c’erano dei temi precisi a cui riferirsi, conferivo semplicemente con il mio lavoro qualche riferimento storico alla lancia. Solo nel 1989 sono state ufficializzate le dediche, scelte fra personaggi della tradizione storico-artistica, in quegli anni per realizzare le lance non mi venivano ancora dati dei bozzetti ma dovevo usare solo la fantasia’.
Adesso invece il bozzetto vincitore del concorso viene di consueto tramutato in realtà dalle mani sapienti dell’intarsiatore Francesco Conti. Un vero maestro d’arte che ha cambiato la storia delle lance d’oro del Saracino. ‘Quando nel ’79 il primo Magistrato della Giostra mi chiese di realizzare la lancia d’oro ho dato una svolta alla storia di questo premio che prima era di porporina. Per le mie aste uso prevalentemente legno di tiglio, noce, olmo. Grazie a questo incarico mi sono negli anni ancor più appassionato alla rievocazione storica nella quale i cavalieri cercano di aggiudicarsi l’ambito premio. Svolgo il lavoro di intagliatore dagli anni ’60 e adesso per molti sono conosciuto come l’autore delle lance d’oro, la fiducia che mi viene accordata con questo incarico conferisce così un valore aggiunto anche al resto della mia produzione e alla mia bottega di via Mazzini, dove a due passi da Piazza Grande si respira già l’aria della Giostra’.