Home Attualità Economia Confartigianato, tanta difficoltà ma le PMI reagiscono

Confartigianato, tanta difficoltà ma le PMI reagiscono

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AREZZO – Le difficoltà ci sono, ma le piccole imprese tengono duro. E’ quello che emerge da un’indagine congiunturale di Unioncamere che mostra la capacità reattiva delle Pmi. ‘Nonostante le difficoltà della fase congiunturale, l'artigianato e le piccole imprese hanno mostrato una buona capacità di tenuta – spiega il Presidente di Confartigianato Imprese Arezzo Giovan Battista Donati – garantendo la crescita sia della base imprenditoriale sia dei livelli occupazionali e impegnandosi sul fronte dell'innovazione’.
E, numeri alla mano, la situazione appare incoraggiante. ‘Basti dire che nel 2006 le imprese con meno di 50 addetti hanno creato 517mila posti di lavoro, il 90,7% dei quali a tempo indeterminato – continua Donati – mentre le medie imprese ne hanno persi 17.000 e le grandi imprese addirittura 114mila. Inoltre, nel secondo trimestre 2007, le imprese artigiane sono aumentate dell'1,07%, con un dinamismo maggiore sia rispetto al totale delle imprese, cresciute dello 0,66%, sia rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente’.
‘Le flessioni registrate dalle piccole imprese – spiega il Presidente di Confartigianato Imprese Arezzo – sono anche l'effetto di condizioni penalizzanti quali l'aumento dei costi di fattori di produzione, come ad esempio l'energia, che gravano con maggiore intensità proprio sulle imprese di piccola dimensione: nei primi otto mesi del 2007 i costi per l'acquisto di prodotti energetici sono saliti del 3,9%, e per i carburanti l'aumento è stato addirittura del 16,1%. D'altra parte, alcuni interventi di politica economica contenuti nella Finanziaria dello scorso anno non hanno creato le condizioni ottimali per consentire alle piccole imprese di cogliere appieno le opportunità offerte dal buon tono dell'economia internazionale’.
‘Proprio per questo – conclude Donati – auspichiamo da parte del Governo una maggiore attenzione alle potenzialità espresse dalle piccole imprese e politiche capaci di valorizzarne i punti di forza. In particolare, è necessario prevedere, nella Legge Finanziaria, interventi per ridurre la pressione fiscale’.