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Consigliere Mattesini su precari al comune di Arezzo

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Consigliere Mattesini su precari al comune di Arezzo

AREZZO – Tutti si ricorderanno che durante la scorsa campagna elettorale, il candidato a Sindaco Fanfani e la Sua coalizione, sbandieravano ai quattro venti che, se eletti, la prima cosa di cui si sarebbero occupati sarebbe stata la sistemazione dei giovani precari del Comune di Arezzo. In un colloquio tenutosi il 27 dicembre 2006, di fronte a tutti i giovani in CFL, l’Assessore Caporali con la Direttrice Ilaria Occhini non sono riusciti a dare certezze sulla loro assunzione, in quanto il testo della Finanziaria (comma 528) da poco approvata “autorizza” e non obbliga i Comuni a convertire i CFL in contratti di lavoro a tempo
indeterminato. Questo è un segnale di come la Giunta Fanfani si gonfi solo di belle parole ma non dei fatti molte più volte promessi che tutti i cittadini si aspettano dalla pubblica amministrazione da loro
direttamente votata. La sinistra, compresa e soprattutto quella più estremista hanno fatto migliaia di manifestazioni sulla precarietà dei giovani e ora, di fronte a questa situazione, non sono uniti per
risolvere un problema di così grave entità. Di fronte a questa promessa non mantenuta mi sento direttamente tirato in causa perché come giovane mi rendo conto come sia difficile nei tempi di oggi trovare un lavoro a tempo indeterminato, che permetta di avere quella sicurezza necessaria per il normale vivere bene, visto che addirittura il Comune di Arezzo non assume i giovani “precari” neppure dopo anni di integerrimo lavoro. Mentre il Comune di Arezzo rimane in silenzio la città di Torino ha permesso come dovere di una pubblica amministrazione la conversione da CFL in contratti di lavoro a tempo indeterminato, interpretando il lato positivo del comma 528 della legge finanziaria.
Ciascun giovane precario del Comune di Arezzo ha dovuto firmare il rinnovo del CFL in scadenza al 31 dicembre 2006 con le seguenti condizioni:
Art. 1 – Durata del Contratto: la proroga del rapporto di lavoro ha inizio a far data dal 01 gennaio 2007 e prosegue fino al 31 marzo 2007, fatta salva la cessazione anticipata per cause naturali, contrattuali o di legge tra le quali la conversione in contratto a tempo indeterminato qualora venga disposta prima del 31 marzo 2007.
Questo articolo come possiamo ben leggere significa che se entro il 31 marzo non verranno assunti i precari, 22 dipendenti del Comune si vedranno obbligati ad andarsene dal proprio posto di lavoro,
comportando una perdita anche nella qualità del servizio offerto dal Comune ai cittadini. L’aumento dell’Irpef dallo 0,2 allo 0,5 comporterà di sicuro un forte gettito di entrata nelle casse comunali, quindi come dovere di responsabilità da parte della Giunta Fanfani, sarebbe doveroso assicurare e consolidare il posto di lavoro ai giovani precari.