Home Politica Costi della politca e riforme: dibattito in Consiglio Provinciale

Costi della politca e riforme: dibattito in Consiglio Provinciale

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AREZZO – Un dibattito sulle riforme istituzionali ed i costi della politica ha aperto i lavori del consiglio provinciale. Il confronto ha preso spunto da un documento presentato dal Presidente del consiglio provinciale Antonio Perferi, che ha chiesto di recepire un testo approvato a larghissima maggioranza dall’assemblea dei presidenti dei consigli provinciali di tutta Italia. "Siamo in una stagione di riforme con la proposta del Ministro Lanzillotta di un nuovo testo unico degli enti locali – ha spiegato Perferi. Il documento che propongo evidenzia con forza il ruolo delle province ed anche quello delle assemblee elettive e degli eletti. Si è parlato spesso in questi giorni di riduzione del numero dei componenti delle assemblee, è un argomento di cui discutere ma non pensiamo che così si faccia un buon servizio alla democrazia", ha affermato ancora Perferi. Ad aprire poi la discussione è stato il consigliere di Forza Italia Claudio Marcelli: "il percorso di riduzione dei costi della politica può essere intrapreso in diversi modi, per noi la strada giusta è quella del confronto e della condivisione. Il documento dei presidenti dei consigli provinciali va in questa direzione e quindi ci trova favorevoli. In questo momento vengono evidenziati dai media esempi molto negativi di costi della politica, io mi sento a disagio perché nella nostra provincia non possiamo essere considerati alla stessa stregua di altre realtà. Quando parlo con i cittadini io mi porto dietro il Cud della Provincia per far vedere a tutti quanto costa un consigliere del nostro ente ", ha concluso Marcelli. Condivisione piena per le cose dette da Marcelli è venuta dal capogruppo del partito dei Comunisti Italiani Giorgio Renzi. "C’è una campagna che mette nel frullatore tutti quanti – ha detto Renzi -, ma l’antipolitica rischia di diventare antidemocrazia. Dobbiamo mettere in piazza quanto costa il nostro consiglio, tutelare le istituzioni democratiche e ridefinire ruoli e responsabilità evitando doppioni e sprechi. E’ necessario valorizzare, infine, il ruolo non solo di controllo, ma anche di indirizzo delle assemblee elettive". Il capogruppo di Rifondazione Comunista Giorgio Malentacchi ha affermato che "da più di 20 anni si discute di riforme costituzionali con un effetto boomerang per la classe politica nei rapporti dei cittadini. Bisogna invece riaffermare principi e valori supremi della nostra Costituzione repubblicana. Ci sono infatti costi che sono della democrazia, e non della politica, come quelli della nostra assemblea elettiva". Il capogruppo dei Democratici di Sinistra Francesco Ruscelli ha sostenuto che "c’è un’ondata di antipolitica che sta coinvolgendo i cittadini che può essere deleteria per il ruolo delle istituzioni. Nei rapporti diretti con la gente credo che ognuno di noi possa verificare quanto questi ragionamenti abbiano fatto presa, e non è solo evidenziando la diversità fra il nostro ed altri enti che si risolve il problema. La politica è chiamata a cambiare se stessa per cambiare le istituzioni e il paese, ma cambiando le istituzioni dobbiamo anche difenderle". Massimiliano Lachi, capogruppo dell’Udc, si è detto "poco appassionato alla discussione sui costi della politica. La disaffezione della gente per la politica si ripete ciclicamente – ha affermato Lachi – e per rispondere dobbiamo pensare a un modo di fare politica diverso, ad una Provincia più dinamica che abbia funzioni dirette. Non abbiamo bisogno, quindi, di autodifese ma di continuare nel nostro lavoro in maniera seria ed onesta". Il capogruppo di Forza Italia Leopoldo Pompili ha invece detto che "la gente avverte quanto sia sproporzionato il costo della politica rispetto ai risultati che produce. Dobbiamo essere trasparenti non solo per i costi degli eletti e degli amministratori, ma anche nelle consulenze e negli incarichi". Sottolineature positive al documento presentato dal Presidente del consiglio provinciale Antonio Perferi sono venute dal consigliere Ds Rino Giardini, che ha affermato la necessità di adottare strumenti e misure che mettano i consiglieri provinciali in condizioni di svolgere il proprio mandato, mentre il consigliere di Forza Italia Lucia Tanti ha detto che non bisogna ridurre la questione dei costi della politica a quella dei costi degli eletti, che hanno avuto la fiducia ed il mandato dei cittadini. Prima della votazione, il Presidente del consiglio provinciale Antonio Perferi in una breve replica ha affermato che "non si tratta di essere sindacalisti di se stessi, ma di porre problemi seri di democrazia. Voglio fare un esempio: la politica, che va riformata, costa ad ogni cittadino 30 euro l’anno mentre la Rai costa dieci volte di più", ha concluso Perferi. Il documento è stato approvato all’unanimità dal consiglio provinciale.