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Dichiarazione di Marco Bianchi, Consigliere comunale PRC

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AREZZO – Dichiarazione di Marco Bianchi, Consigliere comunale gruppo PRC: «L’autorevole e brillante disputa scaturita dalle recenti prese di posizione sulla questione dei rifiuti contiene molti spunti interessanti ma, senza nulla togliere alle interessanti interlocuzioni, rischia di farci perdere di vista il punto, anche perchè più che sull’etimologia del termine ideologico il problema è l’uso che in certi ambienti politici se ne fa continuamente. Nello sviluppo delle posizioni si ripropone (in tutti i sensi) la divisione del ceto politico tra pragmatici buoni amministratori e ideologici perditempo. Buon amministratore secondo queste tesi è colui che con immediatezza e prontezza risolve i problemi quotidiani per scongiurare incresciose situazioni e per contrastare coloro che animati da furore ideologico non conseguono il bene della cittadinanza. In realtà se ci liberiamo da tesi così strumentali che palesano solo una certa carenza di argomenti, ci accorgeremo che lo sforzo che la buona politica tende a fare ormai in tutto il mondo è quello di ricercare soluzioni che abbiano uno sviluppo lungimirante nel rapporto costi benefici, laddove i benefici riguardino, come dovrebbe essere, anche le generazioni future e dunque la salvaguardia del territorio, un valore economico incomparabile. Ho l’impressione che l’assunto esclusivamente pragmatico secondo cui di fronte a un problema si confeziona la soluzione più semplice, equivalga a prendere atto che non fanno parte della nostra capacità amministrative soluzioni più complesse. E’ importante il richiamo ai nostri doveri di amministratori ma questi acquistano forza quando non risultano avulsi dai contesti territoriali e dalle giuste esigenze della cittadinanza, ma al contrario con essa si confrontano per ricercare le migliori proposte in grado di coniugare i vari aspetti e le molteplici conseguenze di un problema. Continuare ad evocare la raccolta differenziata come priorità ma preoccuparsi solo della parte “residuale” la dice lunga su alcune reali intenzioni . Non fa parte della buona politica affrontare temi vasti attraverso pericolose scorciatoie, pensando di fare un bene alla comunità. Sarebbe meglio dispiegare tanto pragmatismo e coraggio nello spiegare alla cittadinanza il valore di una buona raccolta differenziata e nel garantire a supporto tutti i mezzi che servono al conseguimento del miglior obbiettivo, ci accorgeremmo immediatamente di quanto l’altra parte sia in effetti “residuale” e come tale con le giuste opzioni possa essere effettivamente analizzata. Come è stato giustamente scritto dobbiamo sentirci obbligati alla ricerca delle migliori soluzioni per il bene pubblico senza essere protetti da idee predefinite. Giusto, ma in questo caso dobbiamo liberarci, casomai, dai veli o dalle coltri di ipocrisia . Più che pragmatismo e ideologia evocherei chiarezza e coerenza. Se ci sono soluzioni predefinite lo si dica con il coraggio tante volte rivendicato. Noi più che ideologici continueremo a cercare di essere coerenti. Ci siamo battuti in questi anni contro il disegno della destra che prevedeva la cessione totale ai privati sia della gestione che delle reti, anche laddove espressamente vietato dalle leggi, e la sistematica distruzione di Aisa utilizzata come fucina per sistemazioni clientelari. Siamo usciti da quelle anomalie attraverso la redazione di un programma elettorale e da successivi approfondimenti che hanno definito una linea alternativa, basata sullo sviluppo della differenziata e sulla ricerca prioritaria di sistemi tecnologici compatibili con l’ambiente per la parte residuale, a queste linee chiediamo ora di dare quel giusto pragmatismo a cui anche noi, credete, siamo affezionati».