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Economia locale: umanità sull’atto d’indirizzo di Pelini

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Economia locale: umanità sull’atto d’indirizzo di Pelini

AREZZO – Il consigliere Giovanni Pelini (Psd) ha presentato un atto d’indirizzo per iniziative a sostegno dell’economia aretina. “Considerata la crisi produttiva aretina – ha sottolineato Pelini – in particolare quella che ha colpito il settore orafo con la conseguente chiusura di numerose attività e la perdita di occupazione per molti lavoratori, e che un ulteriore ondata di crisi economica sarebbe disastrosa per la produttività aretina, è necessario che l’amministrazione comunale promuova le iniziative necessarie al rilancio occupazionale dell’economia della nostra città”.
Con queste parole Pelini ha quindi invitato gli assessori competenti, la Giunta e il Sindaco “a coinvolgere le istituzioni Provincia e Regione, la Camera di Commercio e altre associazioni, affinché venga effettuato un approfondito studio per l’attuazione di uno strumento informativo utile per poter ricavare le possibili trasformazioni o diversificazioni delle attuali aziende e che permetta anche di individuare nuove aree produttive”.
Francesco Francini (Udc) ha affermato che lo studio Nomisma non offre elementi di ottimismo sul futuro economico di Arezzo: “il turismo è una prospettiva inadeguata ed insufficiente”. Ha quindi dichiarato che né Comune né Provincia sembrano prendere sul serio l’allarme che scaturisce dallo studio di Nomisma.
Marco Donati (La Margherita) ha dichiarato che Arezzo ha la necessità di “completarsi” ed ha espresso la sua condivisione per l’atto d’indirizzo di Pelini che potrà essere arricchito dal “focus” con le categorie economiche che ha programmato la Commissione consiliare sviluppo economico.
Raffaello Giorgetti (Fi) ha sottolineato come stia aumentando la disoccupazione. “Non si può insistere sul settore manifatturiero quando un operaio cinese prende meno di 1 dollaro al giorno di stipendio”.
Ulisse Domini (Margherita): “non possiamo accettare una visione riduttiva e pessimistica dell’economia aretina. Il Distretto è tornato importante ma Arezzo è fuori degli snodi strutturali”. Per Arezzo è possibile uno sviluppo armonico che non rinunci al settore manifatturiero che rimane il principale, sviluppo integrato
Marco Bianchi (Prc): “il problema è rappresentato dall’individuazione degli strumenti per rilanciare l’economia, anche attraverso una ridefinizione del suo rapporto con la politica e quindi del ruolo delle istituzioni locali”.
Pilade Nofri (Ds) e Luigi Polli (Ds) hanno dichiarato di condividere l’atto di Pelini e l’assessore Piero Ducci ha sottolineato che “lo studio di Nomisma non deve essere valutato solo sul piano teorico ma deve avere conseguenze pratiche come la conversione di alcune attività economiche. Gli scenari di riferimento delineano elementi di grave criticità: non sono previsti elementi in grado di migliorare la situazione. Il turismo non può essere considerato esaustivo per la riconversione della nostra economia anche se le sue potenzialità sono ancora molto forti”.