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«Edilizia sostenibile: per l’ambiente e per il cittadino»

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«Edilizia sostenibile: per l’ambiente e per il cittadino»

AREZZO – I veri timonieri delle giunte di centrosinistra al comune di Arezzo e alla Provincia, hanno dimostrato scarso interesse per le politiche ambientali ed ora che è scoppiato il bubbone dei rifiuti sono in totale confusione e contrasto di idee. Il fatto conferma il vuoto culturale circa tali politiche che tanta importanza hanno per la vita dei cittadini. In vero, fino ad oggi, tutte le amministrazioni che si sono succedute pare abbiano ritenuto marginale questo aspetto. Al contrario, per l’attuale classe dirigente del centrodestra aretino, l’ambiente è un importante perno politico e culturale. Questo, non perché siamo pervasi da furore ambientalista, ma perché pensiamo che si debba amministrare con buonsenso, rispettosi della legge, nell’unico interesse dei cittadini.
Allo stesso tempo pensiamo che la cultura ambientale non debba essere uno strumento oscurantista di marginalizzazione dell’uomo rispetto all’ambiente in cui vive. Deve, al contrario, essere un motore di civiltà che colloca l’uomo al centro dello sviluppo del proprio territorio, che deve essere saggiamente antropizzato nel rispetto dello stesso e di ogni sua specificità. È una sfida di fantasia, di genio, di innovazione che dovrebbe e potrebbe vederci all’avanguardia. Noi sogniamo una città e una provincia che possano vantarsi delle proprie scelte perché frutto di una idea, non di un’ideologia.
Purtroppo, anche in questo la Giunta Fanfani è indietro. E incapace di avanzare sul programma dell’edilizia tradizionale, latita sul fronte dell’edilizia sostenibile. Su questi temi l’amministrazione comunale dovrebbe essere impegnata con azioni che incentivino la costruzione di edifici rispettosi dell’ambiente, con consumi energetici ed idrici più contenuti, per l’impiego di materiali sicuri per la salute dei cittadini e il cui ciclo vitale non danneggi l’ambiente.
Il Sindaco e gli assessori competenti, con un slancio di energia, potrebbero guardarsi attorno
e accorgersi che in molti altri comuni sono già stati aperti Uffici per l’Energia con lo scopo di dare informazioni amministrative, ma, soprattutto, per diffondere nella popolazione il germe di questa rivoluzione culturale che deve vedere il cittadino protagonista.
Purtroppo, il Comune di Arezzo in materia ambientale non va oltre l’ordinaria amministrazione affidata ai burocrati, stimolati solo dalle scadenze della normativa regionale e dal raggiungimento del proprio obiettivo aziendale. Così, a due anni dalla Legge Regionale in materia, l’attuale amministrazione ha prodotto solo una scarna bozza di regolamento, da poco mandata agli ordini professionali, e promosso qualche “kit” per il risparmio energetico. Che entusiasmo! Che slancio! Tutto procede solo per inerzia burocratica. Nessuna traccia di un progetto politico organico, niente sul quale incardinare il futuro nostro e dei nostri figli. E proprio su questi temi intenso è il lavoro da parte degli esponenti del centrodestra aretino. Si sono aperte collaborazioni con altre amministrazioni locali per un confronto sulle politiche ambientali e per preparare, partendo già da ora, le basi del futuro programma politico del centrodestra.

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