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Elisoccorso: cresce la rete di piste di atterraggio in provincia

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Elisoccorso: cresce la rete di piste di atterraggio in provincia

AREZZO – E’ ormai evidente, come esperienza insegna, che la rapidità di intervento in situazioni di emergenza e la possibilità di trasportare le persone ferite nel luogo di cura più appropriato, è la chiave di volta del soccorso nel territorio.
La rete di ambulanze fa bene il suo lavoro. Ma uno dei cambiamenti importanti degli ultimi anni è dato dalla possibilità di utilizzare l’elisoccorso. Con l’elicottero si arriva in punti impossibili per i mezzi terrestri. Con l’elicottero si raggiungono località amene in pochi minuti e si arriva in 20/30 minuti da qualsiasi parte della provincia ai centro specializzati per traumi gravi (Siena, Firenze). E i minuti sono ancora meno quando le persone vanno centralizzate presso gli ospedali locali. Ma l’elicottero serve anche per i trasferimenti da un ospedale aretino ad un centro specializzato in Toscana e fuori. Pazienti che devono raggiungere con rapidità questi ospedali, o che, per le ragioni più diverse, non possono compiere un viaggio tradizionale in ambulanza di ore e ore.
Nei primi nove mesi di quest’anno gli interventi di elicottero in provincia di Arezzo sono stati complessivamente 109.
Ovviamente presso gli ospedali servono piazzole attrezzate ed a norma. Per questo l’Azienda Sanitaria, in accordo con le conferenze dei sindaci e la Regione, ha deciso di realizzare e completare le proprie infrastrutture. La redazione del progetto esecutivo è stato affidato all’ing. Sergio Parisi di Roma.
Otto le postazioni che, secondo le previsioni, saranno completate entro la fine del 2008. Di queste alcune esistono già, ma hanno bisogno di adeguamenti, soprattutto per il volo notturno. Altre sono da realizzare di sana pianta. In particolare si parte da zero a Bibbiena, Stia, la Fratta di Cortona e Badia Tedalda. Sono da completare e adeguare le piattaforme già esistenti del San Donato di Arezzo, della Gruccia in Valdarno, di Sestino e di Sansepolcro.