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Estetiste: tutte le novità su lampade e solarium

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AREZZO – Tutela del consumatore e abbronzatura perfetta sono alla base delle nuove norme e delle attrezzature in arrivo sul mercato estetico. Il consiglio di Confartigianato: ‘Attendiamo le nuove leggi prima di acquistare i macchinari’.
Si espande il mercato dell’abbronzatura e tornano sotto i riflettori apparecchiature professionali usate in campo estetico. E’ così che in seguito ad una riunione ministeriale, a cui ha partecipato anche Confartigianato Estetica, viene ribadita la disciplina del lavoro di estetista. Ecco allora tutte le novità in arrivo annunciate dal Comitato Elettrotecnico Italiano circa i solarium o lampade abbronzanti. In particolare entro il mese di giugno 2007, gli organismi tecnici europei emaneranno nuove normative sugli aspetti costruttivi che modificheranno sostanzialmente le caratteristiche tecniche e le modalità di esercizio e di utilizzo delle stesse attrezzature.
‘A questo proposito si consigliano le estetiste di attendere l’emanazione delle nuove normative prima dell’acquisto di eventuali solarium o lampade abbronzanti – spiega il Presidente della Federazione Benessere di Confartigianato Imprese Arezzo Pierluigi Marzocchi – E’ inoltre utile che le imprese che stanno acquistando o hanno appena acquistato solarium o lampade abbronzanti chiedano alle aziende fornitrici eventuali sostituzioni o modifiche che rendano le apparecchiature compatibili con le nuove disposizioni’.
E fra le apparecchiature elettromeccaniche che le estetiste sono abilitate ad utilizzare nell’esercizio della loro attività professionale sono incluse sia le lampade abbronzanti UV-A e le lampade di quarzo con applicazioni combinate o indipendenti di raggi ultravioletti (UV) e infrarossi (IR). Proprio queste sorgenti di radiazione ultravioletta (RUV) e le varie apparecchiature nelle quali esse sono opportunamente collocate (solarium, lettini etc), vengono impiegate per irradiare la pelle al fine di produrre vari fenomeni fotochimici che si traducono in una pigmentazione della pelle esposta (abbronzatura fotoindotta con RUV da sorgenti artificiali).
Nel corso degli ultimi trent’anni le conoscenze scientifiche di base relative all’abbronzatura indotta con RUV hanno evidenziato un continuo e significativo sviluppo. Ciò ha influito, fra l’altro, anche nell’evoluzione della tipologia delle apparecchiature prodotte e immesse sul mercato per tali fini.
‘Le apparecchiature che vengono offerte oggi dai produttori di apparecchiature abbronzanti agli operatori dell’estetica sono tecnicamente diverse da quelle di vent’anni fa – continua Marzocchi – All’evoluzione tecnologica delle apparecchiature, che è stata determinata soprattutto da esigenze di mercato anche se non vanno sottovalutate le significative influenze derivanti dal progredire delle conoscenze scientifiche in biofisica, fotobiologia, fotodermatologia ed epidemiologia, è corrisposto un lento adeguamento delle norme, secondo le leggi emanate in Europa per regolamentare il settore nel corso degli ultimi trent’anni’.
L’esigenza di adeguare le norme tecniche riguardanti le apparecchiature abbronzanti sulla base delle attuali conoscenze scientifiche, soprattutto al fine di realizzare una più efficace tutela del consumatore, è divenuta sempre più impellente nel corso degli ultimi anni, sia in ragione della notevole espansione del mercato dell’abbronzatura sia perché non si potevano ignorare le valutazioni e i suggerimenti espressi al riguardo da autorità sanitarie nazionali e internazionali, da prestigiose organizzazioni e agenzie di protezione. Le norme tecniche armonizzate relative ai sistemi di abbronzatura artificiale, attualmente in fase di revisione, potrebbero perciò, a breve, contenere delle novità importanti di cui dovranno tener conto tutti gli operatori del settore.