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Extravergine ‘Valloni’: l’olio del casentino si tinge di rosa

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Extravergine ‘Valloni’: l’olio del casentino si tinge di rosa

SUBBIANO (AR) – Cinzia Chiarion (la produttrice): «L’olio non è solo la mia passione ed un condimento ma è anche un prodotto che fa bene all’organismo perché regola il livello del colesterolo e riduce il rischio d’infarto»

«Giallo dorato con riflessi verdi. La bocca rimane fragrante e proporzionata». Così L’OLIO, La Guida agli Oli d’Italia di Bibenda, edizione 2007 appena arrivata in libreria dopo la presentazione ufficiale a Roma all’Hotel Parco dei Principi, commenta l’Olio VALLONI 2006 prodotto in Casentino da POGGIOTONDO. L’Associazione Italiana Sommelier dell’Olio diretta da Franco Maria Ricci, che cura la guida (giunta quest’anno alla III edizione), ha assegnato all’olio di Cinzia Chiarion 4 gocce (il massimo, cioè l’eccellenza, sono 5 gocce) classificandolo come <<olio di grande livello e spiccato pregio>>.

Non solo VALLONI nella guida, ma anche la seconda etichetta di Poggiotondo cioè LE RANCOLE 2006 si è classificato con tre gocce. «E’ un risultato – spiega Cinzia Chiarion, produttrice dei due oli – che mi commuove perché ormai da una decina di anni, da quando cioè ho conosciuto mio marito e con lui il Casentino, sto lavorando sodo per dimostrare che l’olio non è secondo a nessuno e che è errato considerarlo a traino del vino. Il risultato di oggi non è solo frutto della passione e dell’impegno perché molto ha inciso l’incontro con un oleologo di fama che mi segue costantemente>>

Valloni è ottenuto dagli olivi situati nella zona sud dell’azienda dove per buona parte il cultivar è moraiolo. E’ il prodotto di punta dell’azienda soprattutto in virtù delle sue caratteristiche organolettiche. Il gusto di Valloni è molto fruttato, con spiccate note erbacee e di vegetali ed è particolarmente indicato su carni alla brace e cacciagione. «Pochi sanno che l’olio extravergine non è solo un condimento ma ha numerose proprietà benefiche. Fa bene alla salute – afferma Cinzia Chiarion che è anche medico di professione – perché è ricco di grassi monoinsaturi, di vitamina E e di sostanze antiossidanti che svolgono un’azione preventiva su tante malattie come l’arteriosclerosi, l’infarto ed alcuni tipi di tumori».

Le Rancole, che nella guida ha riportato le 3 gocce per il 2006, è ottenuto da un blend di moraiolo e vari impollinatori e nasce dagli olivi posti nella zona nord dell’azienda, a Le Rancole, nei pressi del paese di Subbiano. Si tratta di un olio fruttato, con una spiccata quanto piacevole sensazione di amaro che da il meglio di se nell’uso a crudo.

Entrambi gli oli vengono estratti nel frantoio di Castelnuovo vicino all’azienda entro la metà di novembre e vengono conservati in contenitori di acciaio inox. L’imbottigliamento, senza nessun filtraggio per mantenere inalterate le qualità organolettiche, invece, avviene in azienda in bottiglie da 250 e 500 cc.

<< Come immagino il futuro dell’olio? Roseo e spiego perchè. Tra non molto i ristoratori inizieranno a consigliare l’olio in abbinamento con i piatti. La carta dell’olio non sarà, cioè, solo appannaggio dei ristoranti stellati ma avrà diffusione generalizzata. Il secondo passo sarà quello di offrire al cliente solo olio in bottiglietta da 100 cc perché potrebbe assaggiarne anche più di uno in relazione ai piatti che ha ordinato: un tipo di olio per condire, ad esempio la minestra, un altro tipo per condire l’insalata. Ciò permetterà al cliente che lo desidera anche di portarsi a casa la bottiglia con l’olio rimasto che ha usato a tavola … Solo in Italia si pensa che uscire dal ristorante con la bottiglia semivuota non sia elegante>>

Poggiotondo si estende per 54 ettari nei pressi di Subbiano e comprende tre località: Poggiotondo (500 metri s.l.m.), Le Rancole e Valloni. Qui si producono olio e vino e si allevano asini. Fanno parte dell’azienda circa 800 olivi mantenuti a prato, alcuni anche secolari. Titolari dell’azienda sono Cinzia Chiarion, di origini venete, medico di professione, che si occupa degli olivi e dell’olio e Lorenzo Massart, avvocato fiorentino con marcate origini casentinesi, che segue, invece, la vigna ed i vini. «La nostra – tiene a precisare la dott. Chiarion – è una competizione molto stimolante che vede me e mio marito in campo sulle due attività dell’azienda… ma i riconoscimenti al mio olio sono stati di gran lunga superiori a quelli del vino … E non poteva essere diversamente!»