FIRENZE – Una moderna apparecchiatura Laser a diodi di nuova generazione è stata donata dal Gruppo Fingen Spa in ricordo di Fiorenzo Fratini e dalla Fondazione Meyer al Centro di Riferimento Regionale per l'Alta Complessità Ostetrica e all'Unità di Diagnosi e Terapia dei Difetti Congeniti. L’avanzata attrezzatura è stata consegnata oggi da Giovanna, Corrado e Marcello Fratini e da Alessandro Benedetti della Fondazione Meyer ai Responsabili del Centro di Riferimento, Prof. Gianfranco Scarselli, Direttore del Dipartimento Materno Infantile di Careggi e dottor Ettore Cariati, Responsabile dell'Unità Multidisciplinare per la Diagnosi e Terapia dei Difetti Congeniti e delle Patologie Fetali del Meyer. Era presente Dr. Monica Frassineti, Direttore Sanitario del Meyer.

L'apparecchiatura permette di intervenire in quelle gravidanze gemellari complesse in cui viene riscontrata una particolare malattia: la Sindrome da Trasfusione tra gemelli o Trasfusione feto-fetale.

Nelle gravidanze gemellari, colpite da questa Sindrome, vi sono, a livello placentare, connessioni sanguigne tra i due feti così che vi è un passaggio di sangue da un bambino (il donatore come viene definito in gergo medico) all’altro (ricevente). In questo caso però il gemello riceve troppo sangue, manifestando una vera e propria eccedenza del suo sistema vascolare che può portarlo allo scompenso cardiaco. Per contro il gemello donatore soffre di una grave forma di anemia. In almeno la metà dei casi di tale sindrome le complicanze determinano la morte in utero di entrambi i gemelli.

La Fetoscopia Laser consente di curare questa Sindrome, indirizzandosi direttamente alle cause della malattia. Grazie a questa metodica è possibile interrompere i vasi placentari. Questa tecnica all’avanguardia si combina all’amnio-riduzione praticata contestualmente alla terapia laser, consente di dare risposta a questa gravissima Sindrome. Con la donazione fatta dal Gruppo Fingen Spa e dalla Fondazione Meyer al Centro di Riferimento Regionale per l'Alta Complessità Ostetrica e all'Unità di Diagnosi e Terapia dei Difetti Congeniti li si dota di un dispositivo laser Dornier Medilas D Fibertom, un sistema laser avanzato per intervenire sul sistema vascolare.

Il Centro sarà il secondo centro italiano, insieme a quello dell’Ospedale Buzzi di Milano, in grado di curare tale sindrome.