Home Attualità Francini (Udc): Battuta d’arresto preoccupante in Consiglio

Francini (Udc): Battuta d’arresto preoccupante in Consiglio

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“La maggioranza di sinistra al Comune di Arezzo si è sciolta come neve al sole”. E’ questo in sintesi, il commento di Francesco Francini, Capogruppo Udc nell’assise comunale, dopo il Consiglio di ieri.

“La mattinata consiliare era cominciata con una mia interrogazione sulla bocciature in Circoscrizione Fiorentina (maggioranza sinistra) della manovra fiscale preparata dall’assessore Marconi e dal sindaco Fanfani. Ho chiesto che si tenga in considerazione questa votazione, in virtù delle sempre sbandierata politica partecipativa, che a mio modo di vedere deve partire dalle circoscrizioni, veri organi di rappresentanza di tutte le componenti di un quartiere. E’ infatti una giunta che cade in contraddizione quella che snobba il parere delle circoscrizioni e invece convoca ai tavoli tecnici in Comune dei Comitati cittadini, che sappiamo benissimo esser gestibili politicamente dalla sinistra. E’ il segnale che la giunta vive di autoreferenza, cioè prende le decisioni ascoltando solo voci amiche e ignora la base democratica”.

Francini poi esamina le votazioni del Consiglio comunale. “Prima sono andati sotto sull’approvazione dei verbali della precedente assise, sulla parte che riguarda la riorganizzazione del personale proposta dall’assessore Caporali. Già nella precedenza riunione il gran numero di emendamenti alla proposta era un segnale dei mal di pancia interni. Oggi, dopo la richiesta di Tulli di sostituire la targa del “Viva Maria”, i Ds hanno chiesto 10 minuti di pausa, senza poi ripresentarsi, comportamento scorretto tenuto da tutta la maggioranza.
Insomma – conclude Francini – hanno alzato un polverone sulla targa del “Viva Maria” e poi se la sono data a gambe levata, prima di combattere la battaglia sui valori in Consiglio. Li noi siamo rimasti e li restiamo ad attenderli, per un attento e democratico dibattito consiliare. Peccato che la sinistra trovi unità solo nell’occupare le poltrone, mentre sui valori si sciolgono come neve al sole. Segno che non c’è un progetto politico e culturale dietro la giunta Fanfani”.

Articlolo scritto da: Luca Salvadori