Home Politica Francini (Udc): Sinistri scivoloni su strade e piazze

Francini (Udc): Sinistri scivoloni su strade e piazze

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Francesco Francini, Capo Gruppo Udc in Consiglio ad Arezzo interviene sulle ultime decisioni in merito alla toponomastica della città.
"In questi giorni gli aretini hanno assistito ad una serie di “battaglie” politiche aventi ad oggetto l’intitolazione di vie e piazze. Mi riferisco alla vicenda della Piazzetta del Viva Maria e alla via intitolata a Bettino Craxi. Alcuni commentatori hanno ceduto alla facile tentazione di definire queste discussioni di scarso interesse e poco produttive per la città. Credo che ciò non sia vero. La mia posizione a favore della targa del Viva a Maria e all’intitolazione di una via a Bettino Craxi è motivata da un ragionamento che, a mio avviso, deve essere alla base di qualsiasi amministrazione che abbia la pretesa di governare una città od un Paese: la capacità di conservare e rendere sempre viva la storia del popolo che rappresenta, andando anche contro corrente rispetto a giudizi e pareri storici alla “moda” ma non fondati.

La storia ci insegna che una classe politica produce proposte valide ed efficaci per la propria comunità in misura tanto maggiore a quanto, queste proposte, trovino fondamento anche sul rispetto e sulla valorizzazione della storia del proprio popolo. Nessuno può negare seriamente che i moti Viva a Maria sono stati un movimento di popolo che si è ribellato al violento conformismo giacobino portato dall’esercito francese in punta di baionetta. Fatte le dovute distinzioni, anche Craxi, è stato un grande anti-conformista. Da politico di fama internazionale, insieme alla classe dirigente dell’epoca, ebbe il coraggio di scelte, avversate dall’establishment intellettuale di sinistra, che si sono rivelate nel tempo fortemente valide per l’intera comunità. Cito ad esempio la battaglia vinta per l’abolizione della scala mobile e la scelta occidentale in politica internazionale, contro l’impero sovietico, nel rispetto dell’autonomia nazionale. Basti ricordare che fu il Presidente del Consiglio che fece “alzare le mani” all’esercito statunitense troppo intraprendente a Sigonella. Viene subito da pensare alla guerra in Kosovo ed all’atteggiamento tenuto dall’allora Presidente del Consiglio D’Alema, oggi ministro degli Esteri, che rispose immediatamente “obbedisco” all’ordine americano di bombardare i Balcani. Chi, come i Ds e Rifondazione Comunista, vuole cancellare la storia che quasi sempre li ha visti dalla parte del torto, non potrà mai governare bene né una città né, tanto meno un Paese, perchè partiti troppo lontani dalla vera cultura popolare.

Da Capogruppo comunale di un partito d’opposizione ho il dovere di battermi perché, anche attraverso la toponomastica, le generazioni future conoscano fino in fondo il proprio passato, fuori da ogni conformismo, per essere più libere di scegliere il proprio futuro."

Articlolo scritto da: Luca Salvadori