Home Attualità Tecnologia Galileo: il sistema GPS entrerà in servizio per il 2008

Galileo: il sistema GPS entrerà in servizio per il 2008

0
Galileo: il sistema GPS entrerà in servizio per il 2008

Il sistema di posizionamento Galileo (Galileo positioning system) è un sistema di navigazione satellitare civile sviluppato in Europa come alternativa al Global Positioning System (GPS) statunitense. La sua entrata in servizio è prevista per il 2008 e conterà su 30 satelliti orbitanti su 3 piani inclinati sull'equatore ad una quota di 24.000 km.
Lo sviluppo di questa infrastruttura, prima in Europa, e le opportunità da quest’ultima offerte al Sistema Italia per “fare squadra, mettendo in campo le eccellenze e le competenze più qualificate” – come ha sottolineato il Presidente del CNR, Fabio Pistella, sono state al centro di un convegno svoltosi stamane nella sede dell’Ente, a Roma, alla presenza di numerosi ospiti, fra i quali il Segretario della Commissione Trasporti alla Camera, Egidio Pedrini, l’Assessore allo Sviluppo Economico e Attività Produttive della Provincia di Roma, Bruno Manzi e di Alfredo Roma, Coordinatore del progetto Galileo presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Il sistema Galileo ha una molteplicità di scopi, fra i quali figurano una miglior copertura dei segnali dai satelliti, soprattutto per le regioni a più alte latitudini, e un sistema di posizionamento globale capace di funzionare anche in tempi di guerra. L'impiego di questa tecnologia può spaziare dal campo dei trasporti (aerei, su rotaia, marittimi, stradali, pedonali), al sincronismo, alla sorveglianza, alle applicazioni ingegneristiche, scientifiche, ambientali e ricreative, ma, aspetto ancor più rilevante, il suo influsso condizionerà aziende nel settore bancario, energetico, assicurativo, delle telecomunicazioni, del turismo e agricolo.
In particolare, dai lavori del Convegno è emerso che in campo avionico l'avvento del GNSS (Global Navigation Satellite System) consentirà di effettuare manovre critiche quali atterraggi e decolli anche in condizioni di scarsissima visibilità. Nel settore marittimo porterà allo sviluppo dell'AIS (Automated Identification System), che comporterà un aumento della sicurezza nella navigazione. Riguardo al traffico su strada, l’applicazione più interessante è quella relativa agli Advanced Driver Assistence Systems, utili ad evitare collisioni, aumentare la visibilità e consentire alcune manovre automatizzate.
Ancora, nel settore energetico, l'uso di orologi atomici può rendere più agevole la sincronizzazione delle linee elettriche, facilitando la trasmissione di energia elettrica, ed il loro monitoraggio. E sempre grazie agli orologi atomici i satelliti possono rilasciare dei data-stamps in modo tale da rendere autentiche transazioni finanziarie effettuate via web. Le banche invece possono monitorare il trasporto di oro, banconote e preziosi in genere, aumentando i propri standard di sicurezza.
La tecnologia di Galileo ha risvolti anche per l’ambiente: se monitorati dal sistema, gli agricoltori non potranno più utilizzare indiscriminatamente fertilizzanti e pesticidi, mentre per quanto riguarda la sicurezza dei cittadini, è in atto un progetto per la realizzazione di un numero di emergenza europeo, l' E-112, che potrà contare su Galileo per tracciare la posizione di persone in difficoltà, basti pensare ad incendi, inondazioni, terremoti .
“Nella fase di decollo di una nuova infrastruttura” ha sottolineato il presidente del CNR, Fabio Pistella “l’attenzione è nel costruirla, ma credo siano condivisi i punti di vista di chi ritiene maturi i tempi per cominciare a promuovere una serie di contenuti che rendono veramente fruibili queste infrastrutture. Basti pensare all’UMTS e alle fasi che hanno contraddistinto l’applicazione di questa tecnologia”. Venendo in particolare al CNR, ha spiegato Pistella, “rappresenta un punto di forza la presenza dell’Ente su una molteplicità di temi – energia, ambiente, trasporti , ict, ecc -, al fine di contribuire a costruire, in partnership con altri soggetti qualificati, applicazioni, anche dimostrative, di decollo, verifica, sperimentazione”. “Siamo interessati” ha continuato Pistella “ad essere parte di coloro che hanno il grande privilegio di costruire una macchina e anche ad essere una parte, seppur piccola, ma forse decisiva, di coloro che si mettono a costruire le utenze”. Infine, per il Presidente del CNR, il sistema Galileo – al quale l’Ente partecipa attivamente con il proprio Dipartimento Tecnologie dell’Informazione e delle Comunicazioni – rappresenta una formidabile occasione per coagulare attorno ad un progetto eccellenze ad alto livello, che spesso sono distribuite, frammentate, talvolta conflittuali, ma comunque eccellenze. Al tempo stesso, offre l’opportunità di superare le debolezze, storiche, nella capacità di costruire una squadra italiana e un sistema che sappia ragionare in maniera coordinata, in grado di competere nel confronto fra sistemi paese. “Il CNR” ha concluso “è a disposizione di chi vorrà, insieme con noi, dare un contributo perchè questo sia un risultato e non soltanto una grande aspettativa, che sta coinvolgendo e motivando sempre più anche la pubblica opinione. E’ un’opportunità significativa che va assolutamente colta”.
Egidio Pedrini – Segretario della Commissione Trasporti alla Camera – ha criticato “l'estrema lentezza e burocraticità con la quale l'Europa sta affrontando il suo primo grande progetto tecnologico comune. Il problema è accentuato dalla suddivisione degli Stati europei fra ‘militaristi’ (francesi in testa) ed ‘anti-militaristi’ (inglesi), cioè fra quelli che prospettano un utilizzo anche militare di Galileo (fermo rimanendo il controllo civile) e quelli invece che non ne vogliono sentir parlare”. “Occorre accelerare” ha continuato Pedrini “recuperando i tempi, in quanto parliamo di un valore complessivo fino a 20 anni di investimenti di 8 biliardi di euro, parliamo di un completamento al 2012 di un investimento di 1,4 biliardi e parliamo di una dimensione di 140.000 livelli occupazionali. Per dare un’idea, l’applicazione al sistema marino europeo di ‘Galileo’ potrebbe occupare 3000 persone, il tutto in un sistema ad alta tecnologia. Sono le vere battaglie che lo Stato e l’Europa devono fare”. Infine, secondo Pedrini, l’impegno da parte italiana “deve essere massimo affinché tra le 12 città candidate a sede della Supervisory Authority sia scelta Roma”.