Home Attualità Gas: riconosciuti 100milioni di euro per sovracosti emergenza 2006

Gas: riconosciuti 100milioni di euro per sovracosti emergenza 2006

0
Gas: riconosciuti 100milioni di euro per sovracosti emergenza 2006

MILANO – L’Autorità per l’energia elettrica e il gas ha assegnato circa 23 milioni di euro a Edipower (22.983.140,17 euro) ed oltre 13 milioni di euro a Endesa (13.183.295,81 euro) per compensare i maggiori costi sostenuti per fronteggiare “l’emergenza gas” dell’inverno 2006. I reintegri sono stati riconosciuti a fronte dell’utilizzo temporaneo di olio combustibile, anziché metano, nella produzione di energia elettrica, con l’obiettivo di risparmiare gas. Le relative delibere n. 296/07 e 295/07 sono disponibili sul sito www.autorita.energia.it

Il totale dei sovracosti finora riconosciuti è così di oltre 100 milioni di euro. I 36 milioni di euro riconosciuti a Endesa ed Edipower costituiscono infatti una seconda tranche di reintegri, che si aggiunge ai 66 milioni di euro assegnati a Enel Produzione con la delibera n. 178/07, sempre a fronte dell’emergenza gas. L’Autorità sta anche verificando e determinando i costi aggiuntivi sostenuti dagli altri produttori per procedere ai successivi reintegri.

In base alle disposizioni della legge n. 108/2006, questi costi andranno a gravare sulla totalità dei clienti finali del mercato del gas, secondo modalità che verranno stabilite dall’Autorità stessa.

L’emergenza del 2006 e il sistema gas italiano
Per garantire la sicurezza delle forniture di gas naturale alle famiglie ed alle imprese in occasione nel periodo dell’“emergenza gas” (gennaio – marzo 2006), il decreto legge 25 gennaio 2006 – convertito con la legge n. 108/2006 – ha stabilito modifiche nel funzionamento delle centrali termoelettriche con l’obiettivo di ridurre il consumo di gas naturale, sostituendolo con olio combustibile, in modo da fronteggiare le particolari condizioni di crisi nell’approvvigionamento.

Una capacità di stoccaggio del gas potenziata rispetto a quella attuale o la realizzazione di nuovi terminali di rigassificazione avrebbero potuto evitare, o quantomeno ridurre questi costi.

Già con la segnalazione al Parlamento e al Governo del 3 agosto 2005, del 24 luglio 2007 e nell’Audizione alla Camera dei Deputati del 3 ottobre 2007, l’Autorità ha segnalato l’urgenza della realizzazione di investimenti in grado di rimuovere le condizioni di inadeguatezza infrastrutturale e quindi la scarsità di capacità di stoccaggio e di importazione gas; una situazione questa che ha riflessi negativi sia per l’apertura e lo sviluppo concorrenziale del mercato del gas che per la sicurezza del sistema energetico nazionale.