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Il clima entra in classe

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Il clima entra in classe

ROMA – E’ vero o falso che l’uomo vivrebbe meglio senza l’effetto serra? O che un pomodoro cinese è più inquinante di uno della Campania? E’ vero o falso che lo stereo in stand by consuma in un anno il triplo di energia di quella consumata per ascoltare la musica? E che per annullare le emissioni dei cittadini toscani ci vorrebbe un bosco grande una volta e mezzo 1a Toscana? Sono queste alcune domande che i ricercatori dell’Istituto di biometeorologia del Consiglio nazionale delle ricerche di Firenze hanno preparato per i 120 ragazzi delle scuole superiori di Roma e provincia che partecipano alla mostra “Cambiamenti climatici e sostenibilità”. Organizzata da Consiglio nazionale delle ricerche, Agenzia regionale per la protezione ambientale della Toscana e dalla Regione Toscana, la mostra è allestita all’interno della Conferenza Junior sui Cambiamenti Cimatici, (Roma, 13 settembre, sede della FAO).

“Si parla molto di clima”, spiega Giampiero Maracchi, direttore dell’Ibimet-Cnr “ma spesso la conoscenza dei ragazzi è poco chiara e approssimativa se non viene ridiscussa e approfondita in classe. Accanto a un diffuso interesse, vi è molta confusione fra cambiamento climatico, gas serra, buco dell’ozono e Protocollo di Kyoto. Chiarire i diversi aspetti ed evidenziare gli impatti delle azioni quotidiane dell’uomo sull’equilibrio del Pianeta può essere, invece, uno strumento fondamentale per stimolare comportamenti sostenibili nei cittadini e in particolare nei ragazzi”.

La Mostra nasce in Toscana dalla fruttuosa collaborazione tra mondo della ricerca e governo regionale. La corretta percezione del problema è infatti il presupposto necessario per creare un tessuto locale capace di attivarsi sia con strategie di mitigazione che adattamento. “Se le strategie di mitigazione ai cambiamenti del clima sono delineate a livello internazionale, sottolinea il direttore Maracchi, “quelle di adattamento richiedono una pianificazione e una gestione locale in grado di valutare e integrare le specificità di territori e singole comunità. Il mondo della scienza e della ricerca deve diventare anche sempre più abile nel supportare la costruzione di una comunicazione ambientale localmente efficace”.

La Mostra, itinerante nelle 10 province toscane, è un percorso di divulgazione scientifica ed educazione alla sostenibilità radicato sul territorio. Un’occasione per gli studenti di incontrare i ricercatori del CNR i quali illustrano ai ragazzi i diversi aspetti del cambiamento del clima sia nei fenomeni globali che negli aspetti locali: gli impatti sul mare, sui boschi, sul suolo, sulla salute, la crescita delle emissioni di anidride carbonica e gas serra e il rispetto degli obiettivi del protocollo di Kyoto. Una parte della mostra è dedicata anche alle scelte sostenibili, sia nella filiera produttiva e industriale, sia nelle preferenze di consumo dei singoli individui.

La Mostra che oggi è a Roma, è già stata visitata da oltre 1000 ragazzi delle scuole secondarie inferiori e superiori e di Firenze, Prato, Pistoia, Massa e Grosseto, già ha varcato i confini regionali ed è in programma in altre regioni. Entro fine anno sarà a Lucca, Livorno, Arezzo, Pisa e Siena.

Per un’azione di sensibilizzazione più efficace, i ragazzi saranno anche coinvolti nel concorso dimagrisCO2: una dieta per ripensare le scelte di consumo e tagliare le emissioni di anidride carbonica. Dal sito del concorso www.dimagrisco2.it è possibile scaricare la pubblicazione, in italiano e inglese, sulla manifestazione itinerante.