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Il teatro nascosto di Arezzo

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AREZZO – Una delegazione di Demos ha visitato i locali del Teatro Vasariano, già adibiti a Corte d’Assise del Tribunale di Arezzo, e ne ha ammirato i reperti storici, l’aura antica e gli spazi, in gran parte ben conservati. La delegazione guidata da Alfredo Rossi ha seguito la presentazione architettonica e l’inserimento del complesso nell’opera vasariana da parte dell’Architetto Luigi Castigli e la logistica illustrata da Silvio Gori del Tribunale di Arezzo.
Un vero e proprio tesoro nascosto è apparso al direttivo dell’Osservatorio dei cattolici democratici, grande platea, ottimo proscenio, acustica notevole, scale ben conservate e agibili che portano con leggerezza verso le splendide logge Vasari contigue.
Dal Praticino alla logge un vero tesoro da riscoprire.
La grande sala raccoglie poi opere da valorizzare, statue, iscrizioni in rilievo, un grande crocefisso che è posto nella parete di fondo e uno splendido soffitto che va riconsegnato alla vista degli aretini e di tutti gli ammiratori.
Il gruppo di visitatori ha rilevato l’importanza di lanciare una proposta per il restauro e il riutilizzo del Teatro Vasariano, coinvolgendo anche le più alte responsabilità pubbliche nazionali.
Si sottolinea che l’opera è uno dei primi teatri italiani non cortigiani e ha una firma prestigiosa: Giorgio Vasari!
L’Osservatorio Demos ringrazia per la disponibilità mostrata il Tribunale di Arezzo, il suo funzionario Silvio Gori e l’Architetto Luigi Castigli.