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Incendi: gli interventi della Comunità Montana del Casentino

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Incendi: gli interventi della Comunità Montana del Casentino

AREZZO – Sono 58 le persone formate e preparate che la Comunità Montana del Casentino, nel periodo critico per gli incendi boschivi, attiva per sorvegliare il territorio e all’occorrenza per intervenire sugli incendi boschivi e quindi ripristinare situazioni di sicurezza sui luoghi occupati dal fuoco.

La squadra, coordinata da un tecnico responsabile e composta da tre tecnici di supporto e 54 tra operai forestali e guardie giurate adeguatamente formati, conta su un supporto logistico notevole: un’autobotte in grado di contenere 3.000 litri di acqua, 5 fuoristrada con allestimento antincendio, un pulmino che funge da officina mobile.

Nel periodo indicato a rischio incendi dalla Regione Toscana che, a seconda delle condizioni metereologiche stagionali oscilla dalla metà di giugno alla metà di settembre, la squadra della Comunità Montana è organizzata per tre tipi di operazioni fondamentali: la prevenzione, lo spegnimento, la bonifica.

Il presidio sul territorio è costante e avviene con mezzi di pattugliamento mobile dalle ore 11.00 del mattino fino alle ore 20.00 per un totale di 5.000 ore nella stagione predetta.

Sempre in questo periodo viene garantito un servizio di reperibilità costante, compresi notte e festivi di 15 persone al giorno per tutto il periodo. La squadra della Comunità Montana viene attivata direttamente dal SOUP ossia dalla Sala Operativa Unificata Permanente della Regione il cui numero verde, attivo h 24 è: 800425425

La formazione di un personale così qualificato e ricercato è praticamente costante e avviene sia all’interno della Comunità Montana sia presso il Centro Regionale di Pineta nel comune di Monticiano a Siena. I corsi, che comprendono molteplici aspetti operativi ( dallo spegnimento, alla bonifica, al pronto soccorso), sono ovviamente funzionali agli aspetti che coinvolgono il lavoro della squadra nelle diverse e difficili fasi che precedono e seguono l’incendio.

L’attivazione, sul territorio, di una squadra antincendio come quella organizzata nel tempo dalla Comunità Montana, è determinante in certi frangenti ma non è sufficiente se manca, nella gente, sensibilità, amore per la propria terra e soprattutto collaborazione. Si invitano pertanto tutti i cittadini a segnalare sempre situazioni a rischio e a tenere comportamenti adeguati soprattutto nei periodi in cui la secchezza della vegetazione e del sottosuolo e le alte temperature possono favorire gli incendi.

Negli ultimi giorni la squadra antincendio della Comunità Montana è intervenuta in numerose situazioni: il 13 luglio scorso nell’incendio di Castel Focognano che ha coinvolto 10 ettari di bosco; lo scorso 15 di luglio al Faggione di Bibbiena -probabile origine dolosa – 6 ettari di bosco; il 16 di luglio a Garliano nel comune di Castel San Niccolò causato da un albero caduto sulla linea elettrica; l’incendio di Romena, uno dei luoghi più belli e conosciuti del Casentino che si ripete tristemente ogni due-tre anni e di probabile origine dolosa.

La squadra della Comunità Montana del Casentino è intervenuta anche nell’opera di bonifica del grande incendio di Civitella che ha interessato 40 ettari di bosco.

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