ROMA – Ieri pomeriggio un’equipe di veterinari ortopedici guidata dal professore Klaus G. Friedrich, veterinario del Bioparco, ha sottoposto Esperanza – la giraffa nata al Bioparco dieci mesi fa – ad un delicato intervento chirurgico mirato a risolvere i problemi derivanti da una malformazione congenita riscontrata agli arti anteriori. Lo ha annunciato il Presidente della Fondazione Bioparco di Roma, Giovanni Arnone, sottolineando che l'eccezionalità dell'intervento.
“Una vite di titanio del diametro di 4.5 mm – spiega il dott. Fernando Canonici, specialista in chirurgia oropedica equina, che effettuerà l’intervento – verrà inserita nella parte distale di ciascun metacarpo, ovvero nella parte inferiore di entrambi gli stinchi anteriori, sotto monitoraggio radiologico, per correggere e bilanciare l’angolo di crescita anomalo delle ossa”.

Monica Cirinnà, Delegata del Sindaco ai Diritti degli Animali e Presidente del Comitato scientifico del Bioparco sottolinea che “il problema della giraffina potrebbe essere genetico, dettato dalla consanguineità, visto che la sua mamma è arrivata al Bioparco già gravida, e – precisa – non sappiamo con chi si sia accoppiata. E in natura un animale con una simile patologia sarebbe di certo morto, perché abbandonato dalla madre o comunque finito in pasto a un predatore”.

L’operazione è irrinunciabile perché l’animale rischia di non camminare più e al momento presenta dolori articolari. L’intervento verrà effettuato in anestesia generale e bisogna tenere conto che le giraffe sono pazienti a rischio perché hanno un sistema di circolazione sanguigna molto complesso, che aumenta i rischi di deficit cardio-circolatori.
È stato il personale del Bioparco a notare una postura anomala dell’animale e una crescita irregolare degli unghioni (zoccoli) che progressivamente stava peggiorando.
Dopo aver effettuato tutti gli accertamenti medici del caso, è stato diagnosticato che il problema è dovuto ad una irregolarità di sviluppo delle cartilagini di accrescimento. Questa malformazione è nota anche nei cavalli, ma è praticamente sconosciuta nelle giraffe.
Esperanza, che è stata battezzata con questo nome dai bambini romani, rimarrà in convalescenza nella stalla, presumibilmente per tre giorni, durante i quali non sarà visibile al pubblico.