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L’èquipe del Professor Bellandi salva la vita a un 90enne

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L’èquipe del Professor Bellandi salva la vita a un 90enne

AREZZO – C'è stato un nuovo caso che conferma la validità e la capacità professionale degli operatori della unità Operativa di chirurgia vascolare dell'ospedale di Arezzo.
Venerdì scorso è arrivato al pronto soccorso un uomo di 90 anni, aretino, con un aneurisma aortico-addominale della dimensione di 10 centimetri, che si era rotto.
L'uomo era ipoteso, cianotico, in condizioni generali non buone. Non intervenire avrebbe significato la morte certa. Un intervento tradizionale, a "cielo aperto", difficilmente sarebbe stato superato. Già quattro anni, in una altra struttura, al paziente era stato assolutamente sconsigliato di operarsi, vista la pericolosità dell'intervento.
Venerdì scorso il professor Guido Bellandi, con la sua équipe, ha invece deciso di intervenire con la tecnica mininvasiva della riparazione con endoprotesi.
"Siano riusciti – racconta il professor Bellandi – a riparare il tutto, l'aneurisma e la rottura, senza aprire, ma passando da due piccole incisioni all'inguine. Stamani l'uomo voleva già tornarsene a casa. Lo farà fra un paio di giorni.".
Non è un risultato usuale. Di certo è la conferma che la endoprotesi attraverso un intervento non a cielo aperto, quindi poco invasivo, ha delle potenzialità enormi anche in casi difficili. Tra l'altro il paziente presentava una patologia grave, con dimensioni importanti e condizioni generali non eccellenti.
In questi casi, il 30% dei pazienti muore prima di arrivare in ospedale, il 50% non supera l'intervento chirurgico tradizionale.
L'intervento realizzato ad Arezzo sul 90enne, durato poco più di un'ora, non sempre si possono eseguire, specie in situazione di urgenza.