PISA – Oltre al Duomo, straordinaria impresa di Buscheto e Rainaldo, un altro Duomo, identico, ma virtuale, frutto di maestranze ‘informatiche’. Nove secoli dopo la sua edificazione, la Cattedrale di Pisa del Campo dei Miracoli rinasce grazie ad ‘architetti’ hi-tech che, per ricostruire l’opera, hanno montato un’impalcatura digitale e lavorato a colpi di mouse.
La meraviglia si ripete al computer grazie al progetto “La cattedrale di Pisa: un rilievo 3D per l’integrazione con sistemi informativi di documentazione storica e restauro”, che sarà presentato nella città toscana, il 12 febbraio, alle ore 10,00 presso l’Auditorium “G. Toniolo” dell’Opera Primaziale Pisana in piazza dell’Arcivescovado.
Il modello digitale ricostruito per scansione 3D è tra i più complessi mai ottenuti a livello internazionale ed è reso fruibile al pubblico, sia in locale sia su web (http://cattedraledigitale.isti.cnr.it), grazie alle tecnologie software di visualizzazione sviluppate dall’Istituto di scienza e tecnologie dell’informazione (Isti) del Cnr di Pisa.
Nel corso della conferenza verranno illustrati gli strumenti utilizzati per la ricostruzione, la metodologia di lavoro seguita e le sue applicazioni.
Il rilievo costituisce la base di una banca dati di tipo dinamico nella quale far confluire e interagire informazioni di carattere storico e conservativo, relative al manufatto, al fine di garantirne la salvaguardia.
“Il risultato del progetto”, spiega Roberto Scopigno dell’Isti – Cnr, “è una rappresentazione tridimensionale che contiene sia l’informazione quantitativa (geometrica) sia quella qualitativa dell’opera, come il colore reale degli elementi decorativi, i dettagli architettonici e le geometrie. Il rilievo 3D costituisce un elemento essenziale per la localizzazione e la mappatura di un bene artistico e di ogni particolare di cui esso è costituito. La conoscenza geometrica dell’opera inoltre è di grande utilità negli interventi finalizzati alla diagnosi, al monitoraggio e alla tutela, nonché all’eventuale costruzione di una banca dati specifica”.
La metodologia dell’Isti – Cnr è stata già sperimentata con successo nell’abside del Duomo per la creazione dei modelli digitali delle statue e dei reperti del complesso funebre dell’imperatore Arrigo VII, di cui è stato ipotizzato virtualmente l’assetto originario.
Il progetto “Cattedrale digitale” nasce da una collaborazione tra Opera Primaziale Pisana, Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio per il Patrimonio Storico, Artistico e Demoetnoantropologico per le Province di Pisa, Livorno, Lucca e Massa Carrara, Centro Dipartimentale DIAPReM dell’Università di Ferrara, Visual Computing Lab dell’Istituto di scienza e tecnologie dell’informazione del Cnr di Pisa, Dipartimento di Progettazione dell’Architettura dell’Università di Firenze e Leica Geosystem SpA di Milano con il supporto della Kcyra Family Foundation di Orinda in California.