AREZZO – Non toccate i cuccioli. E' il chiaro appello della Provincia di Arezzo che sottolinea l'importanza di lasciare i piccoli selvatici sul posto, senza portarli via dalla zona dove sono stati trovati. E questo anche se la situazione potrebbe far ritenere che siano soli e abbandonati. In effetti, di solito non è così. Le madri, infatti, sono nelle vicinanze, pronte a tornare dai cuccioli per nutrirli ed accudirli. Se il cittadino, pur animato da senso civico ed amore per gli animali, porta via il piccolo selvatico provoca, in pratica, un grave danno. La separazione dalla madre, infatti, crea problemi anche irreversibili al cucciolo in quanto viene bruscamente interrotto quell'insostituibile rapporto che in natura è basilare per la sua crescita, le sue abitudini e la sua salute. La Provincia interviene dopo la vicenda delle due piccole volpi trovate nei giorni scorsi nell'aretino e che adesso sembrano destinate ad una vita in "libertà assistita" in un Parco vicino alla città. Al Servizio Caccia confermano che in questi casi gli animali non devono essere assolutamente portati via. E se si ritiene che i selvatici siano effettivamente in difficoltà occorre chiamare la Provincia o consegnarli direttamente al suo personale. Infatti, la legge stabilisce che spetta proprio all'Amministrazione Provinciale il compito di assistere la fauna provvedendo al suo ricovero presso le adeguate strutture veterinarie e di recupero. Sempre alla Provincia spetta poi il compito di liberare i selvatici dopo la loro guarigione. Invece, nel caso dei due cuccioli di volpe trovati soli nella campagna, è stato sviluppato un percorso diverso, non previsto dalla norma, che purtroppo rischia di incidere negativamente sui due piccoli privati della madre e adesso con la prospettiva di un habitat assai diverso da quello originario. Pertanto occorre intervenire solo nel caso di situazioni straordinarie, con animali la cui difficoltà è evidente. Altrimenti la cosa migliore è una semplice segnalazione alla Provincia che potrà inviare il proprio personale e valutare la situazione direttamente sul posto. Altre iniziative non contribuiscono alla salvaguardia dei selvatici e soprattutto dei cuccioli che, troppo spesso, finiscono in strutture non idonee alla loro crescita o addirittura in cattività. Quindi, l'invito della Provincia ai cittadini è quello di non portare via i piccoli selvatici, anche per non incorrere nelle sanzioni previste dalla legge. Ed un invito viene rivolto dall'Amministrazione Provinciale anche ai medici veterinari ai quali viene ricordato che è proprio la Provincia l'organismo al quale, in tali casi, devono fare sempre riferimento.